L’elenco continua a crescere. Genesis Trading ha appena annunciato di essere anch’essa esposta a FTX e che 175 milioni di dollari di fondi sono bloccati sulla piattaforma. La filiale del Digital Currency Group (DCG) afferma, tuttavia, che “questo non ha alcun impatto sulle operazioni”.
Genesis Trading bloccato su FTX
È un nome che viene fuori spesso in questo tipo di casi. Dopo aver perso più di 1 miliardo di dollari con Three Arrows Capital (3AC), Genesis Trading ha annunciato oggi di essere esposta anche alla caduta di FTX.
Nel tentativo di fornire trasparenza, la società di trading di asset digitali del Digital Currency Group ha rivelato che la sua attività di derivati aveva 175 milioni di dollari bloccati sulla piattaforma FTX. L’annuncio arriva poche ore dopo aver dichiarato di avere solo 7 milioni di dollari di esposizione nella vicenda.
Come parte del nostro obiettivo di fornire trasparenza sugli eventi di mercato di questa settimana, il settore dei derivati di Genesis ha attualmente circa 175 milioni di dollari di fondi bloccati nel nostro conto di trading FTX. Questo non ha alcun impatto sulle nostre attività di market-making.
– Genesis (@GenesisTrading) November 10, 2022
Questa non è né la prima né l’ultima entità ad annunciare la propria esposizione a FTX. Ieri la società di venture capital Sequoia Capital ha annunciato che il suo investimento di 214 milioni di dollari in FTX era ormai privo di valore. È probabile che altre aziende seguano l’esempio.
In effetti, al momento della stesura del presente documento, BlockFi aveva rilasciato una dichiarazione in cui annunciava la sospensione delle operazioni – e quindi dei ritiri – in attesa di ulteriori chiarimenti sul futuro di FTX.
Genesis Trading dice che è sicuro
Tuttavia, Genesis Trading ha tenuto a precisare che “questo non ha alcun impatto sull’attività”. In effetti, queste posizioni su FTX “non sono rilevanti per l’attività” e “non impediranno la piena operatività del nostro franchising di trading”.
Questo non è ancora stato dimostrato. Per ricordare che Genesis Trading ha dovuto fare appello alla sua società madre, Digital Currency Group, per ripianare le perdite miliardarie in seguito al caso 3AC. Non è escluso che si verifichi uno scenario simile, se DCG ha ancora la volontà di salvare la sua controllata.
In effetti, la società di trading sostiene di aver stampato volumi record nei giorni precedenti, spiegando che gli utenti scelgono di rivolgersi a loro quando il mercato delle criptovalute affronta un periodo di volatilità.
Tuttavia, il rapporto commerciale del terzo trimestre non lo conferma affatto. Al contrario, l’attività di Genesis è calata del 75% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 11,1 miliardi di dollari ad appena 2,8 miliardi di dollari.
