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Gemini guarda all’Europa – Esodo in arrivo per le piattaforme USA?

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Il quadro normativo si è fortemente inasprito negli Stati Uniti per le piattaforme di criptovalute. Tanto che persino Gemini, la piattaforma più aperta alle autorità di regolamentazione, è in fuga? Sembrerebbe di sì, visto che i fratelli Winklevoss hanno annunciato l’apertura della loro sede europea in Irlanda.

Gemini esporta in Irlanda per creare una base locale

Si tratta di una base locale per affrontare il mercato europeo, non di una mossa di Gemini, ma è comunque degna di nota. I fratelli Winklevoss sono sempre stati particolarmente aperti alla regolamentazione. Ma l’ambiente normativo negli Stati Uniti è particolarmente ostile al momento, con l’amministrazione di Joe Biden intenzionata a frenare l’ardore dell’industria delle criptovalute.

I fratelli Winklevoss hanno quindi scelto questo momento per avviare un’attività in Europa. La sede centrale di Gemini sarà a Dublino, per sfruttare un ambiente fiscale e normativo favorevole. La Repubblica d’Irlanda è nota per attirare i giganti della tecnologia, in particolare grazie a questo tipo di vantaggi.

Il primo ministro irlandese, Leo Varadkar, ha accolto con favore l’iniziativa e ha sottolineato le capacità innovative del settore delle criptovalute. Cameron Winklevoss, da parte sua, ha ribadito il suo desiderio di una regolamentazione solida e che, a suo avviso, la regolamentazione MiCA è appropriata:

“Pensiamo che il MiCA sia una regolamentazione di buon senso “

Per ricordare che il MiCA è un quadro normativo europeo generale che regola le modalità di raccolta dei dati degli utenti da parte delle piattaforme di scambio, tra le altre cose.

Un esodo europeo dalle piattaforme di criptovalute?
Gemini non è l’unica piattaforma statunitense a sentirsi limitata oltreoceano. Mentre negli ultimi mesi la Securities and Exchange Commission (SEC) ha scatenato una campagna senza precedenti per mettere la museruola alle società di criptovalute, altri territori iniziano a sembrare dei paradisi. Coinbase, che è nel mezzo di problemi legali con la SEC, ha annunciato la creazione di un hub internazionale alle Bermuda.

Quanto a Binance, si è registrata presso le autorità finanziarie di diversi Paesi europei. Sembra che la più grande piattaforma sia intenzionata a prendere piede nel Vecchio Continente per controbilanciare la sua presenza negli Stati Uniti. Questa preoccupazione è stata sottolineata dalla rivale Coinbase, che nel settembre 2023 ha dichiarato che l’espansione in altri Paesi è “quasi una priorità esistenziale”.

È quindi ipotizzabile che la tendenza continui. Per l’ecosistema, questo potrebbe essere un segno di decentramento: è ancora molto incentrato sugli Stati Uniti. Resta da vedere se la tendenza avviata dal MiCA continuerà e se le normative non si inaspriranno gradualmente anche in Europa.

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