Dopo una settimana ribassista per le criptovalute, Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH) stanno recuperando volatilità. Il mercato si sta dirigendo verso un forte movimento? Ecco i diversi scenari da tenere d’occhio.
Bitcoin molto indeciso questa settimana
Sono stati giorni movimentati per le criptovalute con i dati del FOMC e dell’inflazione statunitense.
Se questi annunci sull’economia statunitense erano attesi anche dagli investitori di criptovalute, è perché la comunità si è abituata a questi giorni di tensione durante i quali il prezzo del Bitcoin (BTC) e delle altcoin subisce le ripercussioni dell’economia del Paese.
E questa settimana il BTC ha continuato la sua evoluzione, in gran parte correlata ai mercati tradizionali. Dopo diversi giorni di ribassi consecutivi, da 20.500 a 18.200 dollari, il re delle criptovalute sta dando qualche speranza agli investitori ottimisti per il breve termine, con una reazione sul fondo del range giornaliero (rettangolo blu).
Nonostante il rimbalzo dei prezzi in corso, tuttavia, occorre prestare attenzione ai segnali ribassisti che rimangono presenti sul grafico.
Figura 1: Grafico del prezzo giornaliero di Bitcoin
In concreto, basta guardare all’attuale contesto economico, con i dati sull’inflazione statunitense che continuano a battere nuovi record quarantennali, e alla tendenza ribassista del mercato, caratterizzata da un prezzo che non è più in grado di invertire la propria struttura.
Abbiamo prezzi che continuano a fare nuovi massimi sempre più bassi, senza mai riuscire a tornare sopra la soglia dei 25.000 dollari.
In questo contesto di accumulazione nel bel mezzo di un mercato orso, sembra difficile aspettarsi un’inversione del mercato nell’immediato futuro.
Finché i prezzi non riusciranno a riprendere uno slancio verso l’alto e quindi a rompere le resistenze principali a 22.000 e poi a 25.000 dollari, dovremo piuttosto aspettarci di cercare nuovi minimi, come abbiamo già sottolineato nelle analisi precedenti.
Lo scenario ottimale, data la rottura della trave ascendente in giallo, sarebbe quello di tornare a scendere verso l’obiettivo di breakout del pattern a 16.130 dollari (altezza del pattern al punto di breakout). Tuttavia, finché il supporto a 18.200 dollari consentirà al prezzo di rimbalzare, la speranza di riconquistare la parte centrale del range rimane.
Riusciremo quindi a rimbalzare finalmente verso la parte alta del range o i prezzi continueranno a scendere verso un nuovo minimo?
Se gli indici sono ribassisti, dovremo aspettare e vedere se il prezzo riuscirà a riconquistare la nuvola di supporto o a rompere il range dal basso per vedere una vera direzione. Nel frattempo, gli obiettivi di breakout tendono chiaramente verso un ulteriore declino delle criptovalute a venire.
Ether (ETH) ancora in ribasso
Anche per quanto riguarda il prezzo di Ethereum (ETH), la quotazione rimane in una tendenza ribassista. In effetti, il prezzo non è ancora in grado di tornare al di sopra dell’intervallo di 2.000 dollari.
Finché il prezzo non farà un nuovo massimo superiore al precedente, non avremo un segnale di inversione della struttura.
Figura 2: Grafico del prezzo dell’Ether (giornaliero)
Da giugno anche il prezzo dell’ETH è rimasto nel suo range e non è riuscito a riconquistare la parte superiore. Dopo la rottura di un fascio ascendente dal basso, è stato attivato un nuovo obiettivo ribassista intorno a 762 dollari.
Questo corrisponde all’altezza del triangolo giallo al punto di rottura. Questo obiettivo sarà invalidato solo se il prezzo riuscirà a rompere di nuovo al di sopra della sua nuvola, che per il momento è diventata una resistenza oltre alla Kijun e alla trendline bassa giornaliera.
Conclusione di questa analisi tecnica
Bitcoin ed Ether rimangono ribassisti nel breve termine, con i grafici che non mostrano ancora un’inversione o un breakout delle strutture ribassiste.
I setup ribassisti sono quindi ancora favoriti, con potenziali ribassi a venire.
