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L’Interpol si dota di un’unità dedicata alla lotta contro la criminalità legata alle criptovalute

by Tim

Alla vigilia della sua 90a Assemblea generale, l’Interpol ha parlato delle sue preoccupazioni nei confronti dei criminali informatici. Per le forze dell’ordine, la mancanza di formazione digitale è uno dei principali ostacoli alle indagini. Per questo motivo, l’Interpol ha creato una nuova unità dedicata alle criptovalute nella criminalità informatica.

La polizia manca di formazione per affrontare i criminali informatici

Dopo le rivelazioni su Terra Labs e sul suo cofondatore Do Kwon, l’organizzazione internazionale di polizia criminale Interpol sta cercando di mettersi al passo con la sua tecnologia. La più grande organizzazione di polizia del mondo terrà questa settimana la sua 90a assemblea generale, che avrà come tema principale la criminalità informatica e le criptovalute.

Jürgen Stock, segretario generale dell’Interpol, afferma che gran parte dei beni generati dalle attività criminali sono stati “riciclati utilizzando le criptovalute”.

Tuttavia, per ostacolare le attività dei criminali informatici, è necessario disporre di team sufficientemente formati sull’argomento. Come sottolinea Jürgen Stock:

“Le importanti innovazioni tecnologiche, l’Internet delle cose e il digitale, in relazione alle criptovalute, rappresentano una sfida per le forze dell’ordine perché molto spesso i servizi non sono adeguatamente formati e attrezzati. “

Per questo motivo, l’Interpol ha creato una nuova unità di polizia. Con sede a Singapore, l’unità è specializzata in attività criminali informatiche che coinvolgono beni virtuali come le criptovalute.

Criminali informatici alla fine della loro crociera

Il tentativo dell’Interpol di mettersi al passo con la criminalità informatica non è la prima volta che lo fa.

Dopo la chiusura nel 2013 del sito web Silk Road, specializzato nel commercio di prodotti e servizi illeciti, le forze dell’ordine hanno compreso l’importanza della formazione della polizia digitale. Già nel 2015, gli agenti di polizia dell’Interpol si sono addestrati sulla darknet per capire come le transazioni fluiscono e scompaiono.

Tuttavia, i loro sforzi non sembrano essere sufficientemente risolutivi, dato che gli scandali continuano a fiorire. Ricordiamo che l’affare Terra dello scorso maggio ha assorbito quasi 80 miliardi di dollari, con un impatto significativo sull’ecosistema delle criptovalute a livello globale.

Da allora, Do Kwon, il cofondatore del progetto Terra, è stato inserito nella lista rossa dell’Interpol. Di conseguenza, tutti i 194 Paesi dell’organizzazione sono chiamati ad arrestarlo. Attualmente in fuga, Do Kwon continua a promuovere Terra via Twitter, controbattendo alle affermazioni fatte contro di lui:

Non sono “in fuga” o altro – per tutte le agenzie governative che hanno mostrato interesse a comunicare, abbiamo collaborato pienamente e non abbiamo nulla da nascondere”

In attesa della cattura e della condanna delle figure chiave di Terra Labs, le squadre Interpol devono continuare la loro formazione in materia di cybersicurezza.

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