Mercoledì il collettivo di arte digitale Art Blocks rilascerà l’ultima collaborazione nata dalla partnership con l’iconico espositore di arte moderna Pace Gallery di New York: “World Flag”, una collezione di 195 NFT Ethereum di arte visiva dell’artista contemporaneo irlandese John Gerrard.
Ogni pezzo di “World Flag” raffigura la bandiera di una nazione diversa emessa come un flusso di fumo, giustapposta a una varietà di sfondi desolati e distopici del deserto. Le opere – che appaiono come video in loop che possono essere visti da diverse angolazioni trascinandoli sullo schermo – sono in realtà mondi virtuali in miniatura, in continua evoluzione, alimentati dalla tecnologia dei motori di gioco.
Una combinazione di WebGL – moderno codice informatico per la grafica 3D interattiva – e di meccanismi a catena permette a ogni opera “World Flag” di apparire nelle stesse condizioni di luce giornaliere e stagionali che si verificherebbero localmente nei centri geografici di ciascun Paese raffigurato.
World Flag immagina un futuro condiviso in cui i continui fallimenti governativi e legislativi e la cattiva gestione ambientale hanno reso lo Stato un fantasma, un’apparizione di se stesso.
Leggi il saggio di Adam Kleinman su World Flag di @john__gerrard:https://t.co/NC7bKE1f7f pic.twitter.com/cvHZXBolSn
– Pace Gallery (@PaceGallery) June 27, 2023
Questo tipo di fusione immersiva di paesaggi fisici ed elementi digitali è parte integrante di Gerrard, le cui opere sono state pioniere dell’uso della simulazione nell’arte contemporanea per quasi 20 anni. Con “World Flag”, Gerrard – noto sostenitore dell’ambiente – spera di richiamare l’attenzione sull’inutilità dei confini nazionali e delle mentalità tribali in un’epoca dominata da sfide globali come il cambiamento climatico.
“Se continuiamo a riunirci sotto queste bandiere nazionali e a competere attraverso i confini, non riusciremo ad affrontare il cambiamento climatico”, ha detto Gerrard a TCN. “Alle conferenze sul cambiamento climatico litighiamo per le risorse. Nessuno arriva a una conclusione e noi bruciamo 100 milioni di barili di petrolio al giorno”.
I 195 pezzi della “Bandiera del mondo” saranno distribuiti mercoledì in base all’ordine delle emissioni di CO2 registrate da ciascun Paese, dalla più alta alla più bassa. Ciò significa che la Cina, poi gli Stati Uniti e l’India saranno i primi. Le Figi, l’unico Paese al mondo a emissioni zero, saranno l’ultima uscita della collezione.
Come tutte le collezioni Art Blocks, anche “World Flag” include elementi generativi: solo al momento dell’uscita della collezione le bandiere di ogni nazione saranno abbinate, tramite un codice informatico randomizzato, a vari sfondi desertici che rappresentano ciascuno lo stato pietoso in cui versa la Terra se non si intraprende presto un’azione collettiva decisiva sul clima. Ci sono quattro possibili sfondi desertici per i pezzi “Bandiera del mondo”, ognuno con diversi livelli di rarità.
Gerrard non si considera un artista generativo, né un artista NFT; è un artista contemporaneo che usa la tecnologia d’avanguardia come strumento per comunicare su questioni contemporanee. Questo non significa, però, che il mezzo dei suoi lavori sia secondario, tutt’altro.
“Gli artisti devono usare gli strumenti più moderni per criticare le condizioni contemporanee”, ha detto Gerrard. “Cento anni fa, [“World Flag”] sarebbe stato dipinto, non ho dubbi. Ma non c’è modo di trascinarmi a urlare e scalciare sulla tela in questo momento. Perché i dati sono il linguaggio più contemporaneo, il più potente che abbiamo in questo momento”.
Per l’artista, c’è una chiara sinergia tra le sfide evocate da “World Flag” e la tecnologia utilizzata per realizzare il progetto. La promessa di tecnologie digitali come la blockchain e il WebGL, secondo Gerrard, è che eliminano istantaneamente i confini e rendono qualsiasi risorsa – sia essa la volontà politica o l’arte – universalmente accessibile.
“Il meccanismo dell’NFT è molto più democratico di quello da cui provengo io, che ho esposto opere ad Art Basel per decenni”, ha detto Gerrard. “Il browser è probabilmente lo spazio d’arte pubblica più importante che abbiamo in questo momento, perché è accessibile a persone di tutto il mondo”.
I pezzi di “World Flag” saranno messi in vendita a partire dalle 12:00 EST di mercoledì tramite un’asta olandese, con un prezzo di partenza di 11 ETH, ovvero circa 20.374 dollari al momento della scrittura, per ogni pezzo. Il prezzo scenderà gradualmente nel corso della vendita fino a quando tutti i pezzi saranno venduti, e ogni acquirente alla fine pagherà lo stesso prezzo dell’acquirente finale.
Inoltre, il 10% del ricavato della vendita dell’artista andrà a favore di Hometree, un’associazione di beneficenza che si occupa di rinnovare e ripristinare le foreste pluviali temperate in Irlanda.