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Javier Milei eletto presidente dell’Argentina, ma è davvero pro-Bitcoin?

by Tim

Il candidato pro-Bitcoin Javier Milei ha vinto le elezioni presidenziali argentine con un vantaggio del 12% sul suo avversario Sergio Massa. I due candidati, i cui programmi erano diametralmente opposti, hanno dato vita a un acceso dibattito presidenziale, che alla fine ha giocato a favore di Milei. Milei, che sostiene la dollarizzazione del Paese, viene descritto come “pro-Bitcoin”, ma è una descrizione ragionevole?

Javier Milei, pro-Bitcoin, viene eletto presidente dell’Argentina

Javier Milei ha vinto le elezioni presidenziali in Argentina, battendo il suo avversario Sergio Massa con un margine del 12%

Risultati elezioni presidenziali Argentina

Risultati elezioni presidenziali Argentina


I due candidati hanno presentato un programma molto distante: Sergio Massa – che ha vinto il primo turno – è l’attuale ministro dell’Economia del centro-sinistra, mentre Javier Milei si è definito un libertario “anarco-capitalista”. Quest’ultimo è stato anche molto critico nei confronti delle banche centrali e ha sostenuto la sua candidatura sulla base di una retorica populista e rigorosamente anti-sistema.

Oggi inizia la fine della decadenza. […] Il modello impoverente della “casta” è finito. Oggi adottiamo il modello della libertà, per tornare a essere una potenza mondiale”.

Javier Milei, durante il suo discorso di vittoria

Tra i due personaggi si nota quindi un forte contrasto, che ha portato a diversi punti di rottura durante il dibattito presidenziale. Javier Milei è stato molto critico nei confronti dell’attuale governo, insistendo sulla sua “decadenza”, sul suo “fallimento” e sul suo “impoverimento”, denunciando al contempo una “campagna di paura” contro di esso.

Da parte sua, Sergio Massa ha cercato di indebolire Javier Milei su alcuni punti del suo programma ultraliberista, in particolare sull’abolizione di alcuni ministeri, sui sussidi ai trasporti e all’istruzione e sul suo programma di dollarizzazione del Paese.

La vittoria di Milei ha suscitato un certo scalpore nell’ecosistema delle criptovalute, tanto che è stato abusivamente descritto come un candidato “pro-bitcoin”, fino a essere paragonato a Nayib Bukele, il presidente di El Salvador che ha dato corso legale al BTC nel suo Paese.

Eppure nel programma del candidato libertario non c’è traccia di adozione di Bitcoin. L’unica ragione per cui è stato chiamato così è un’osservazione fatta all’inizio dell’anno in cui ha detto che il Bitcoin rappresenta “il ritorno del denaro al suo creatore originale, il settore privato”, aggiungendo che “le banche centrali sono una truffa”.

Javier Milei non ha quindi proposto di dare libero sfogo al Bitcoin in Argentina. Al contrario, il futuro presidente, che entrerà in carica il 10 dicembre, vuole risolvere il problema dell’inflazione argentina (si prevede un aumento del 180% per la fine dell’anno) dollarizzando il Paese e prosciugando la spesa pubblica.

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