La Blockchain come concetto non è poi così vecchia, e quindi le tecnologie da essa derivate sono ancora considerate estremamente innovative. A volte lo si dimentica, ma non è stato Satoshi Nakamoto a coniare il termine. Allora come è stato democratizzato?
L’origine del termine “blockchain “
Tuttavia, il termine “blocco” compare: Il creatore di Bitcoin spiega che ogni timestamp è preceduto e seguito da un altro per formare una “catena”:
Ma le due parole non sono presenti nel whitepaper di Bitcoin. Dovremo aspettare qualche giorno dopo la pubblicazione perché ciò avvenga per la prima volta.
Hal Finney ha coniato il termine “blockchain “
Il white paper di Bitcoin attirò immediatamente l’attenzione del movimento Cypherpunk, di cui faceva parte Satoshi Nakamoto. Questo era particolarmente vero per lo sviluppatore Hal Finney, che scambiava regolarmente idee con il creatore di Bitcoin. Dopo aver letto il libro bianco, gli pose una serie di domande tecniche. Il 9 novembre 2008 ha usato per la prima volta il termine “blockchain”, con uno spazio :
Significa che una transazione che non raggiunge tutti i nodi funziona comunque perché presto raggiungerà la blockchain. “
In una risposta a Hal Finney più avanti nello scambio, Satoshi Nakamoto stesso usa il termine, forse per la prima volta:
Satoshi Nakamoto stesso usa il termine
Quindi vediamo che il termine “blockchain”, che sembra essere strettamente legato alle origini del Bitcoin (BTC), non è stato inventato dall’uomo che ha creato la più grande criptovaluta. Questo ci ricorda che quando si tratta di innovazione, i nomi giocano un ruolo importante nell’accettazione di una tecnologia.
