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Il governo delle Bahamas ha trattenuto i beni di FTX Digital Markets per diversi giorni.

by Michael

Un nuovo documento emesso dalla Securities Commission delle Bahamas rivela che FTX Digital Markets ha trasferito tutti i suoi beni all’autorità di regolamentazione finanziaria e quindi al governo delle Bahamas. Allo stesso tempo, quest’ultima non riconosce il fallimento della filiale delle Bahamas sotto la protezione della giurisdizione americana, e ora potrebbe iniziare un braccio di ferro tra i due Paesi.

Nuovo colpo di scena nel caso FTX

Le ramificazioni del caso FTX continuano a moltiplicarsi in modo triste: oggi apprendiamo che la Securities Commission of the Bahamas, l’ente responsabile della regolamentazione finanziaria nelle Bahamas, ha ordinato a FTX Digital Markets (il ramo bahamiano della borsa) di trasferire tutti i suoi beni al governo locale.

La Securities Commission of the Bahamas, nell’esercizio dei suoi poteri normativi e sotto l’autorità di un’ordinanza della Corte Suprema delle Bahamas, ha ordinato il trasferimento di tutti gli asset digitali di FTX Digital Markets Ltd. in un portafoglio digitale controllato dalla Commissione per la custodia. Un’azione normativa urgente e provvisoria era necessaria per proteggere gli interessi dei clienti e dei creditori di FDM. “

Sorgono quindi molte domande: perché l’autorità di vigilanza finanziaria delle Bahamas ha aspettato così tanto a rilasciare questa dichiarazione e quando sono stati effettuati i trasferimenti in questione? Inoltre, il documento non rivela dettagli come gli importi trasferiti da FTX Digital Markets.

L’autorità di regolamentazione finanziaria sostiene che la misura, adottata con il pretesto del Digital Assets and Registered Exchanges Act del 2020, mira a “proteggere gli interessi dei clienti”.

Anche la tempistica degli eventi contribuisce a seminare dubbi, poiché il 13 novembre, il giorno successivo all’ordine di trasferimento, abbiamo appreso che la polizia delle Bahamas aveva messo FTX sotto inchiesta.

Opposizione tra Bahamas e Stati Uniti

Una riga del documento emesso dalla Securities Commission of the Bahamas, pur essendo breve, è di grande importanza: l’autorità di vigilanza finanziaria non riconosce la natura della richiesta di fallimento di FTX Digital Markets ai sensi del Capitolo 11.

Questa procedura, specifica della giurisdizione statunitense e ampiamente utilizzata dalle società che segnalano significative crisi di liquidità, consente loro di operare sotto lo stretto controllo delle autorità di regolamentazione competenti.

Pertanto, secondo la Securities Commission delle Bahamas, il caso FTX Digital Markets non sarà risolto – o almeno non esclusivamente – sul territorio statunitense.

Al di là di questi elementi preoccupanti che dovranno essere chiariti da una chiara analisi legale, è ancora più preoccupante che FTX Digital Markets abbia presentato istanza di fallimento nel distretto meridionale di New York e non nel Delaware, dove tutte le altre filiali di FTX hanno presentato le rispettive istanze.

Insomma, più il caso di FTX va avanti, più appare pieno di contraddizioni e di elementi interni preoccupanti, che purtroppo non possono che lasciarci spettatori di un disastro senza nome i cui danni collaterali non lasceranno indenne l’ecosistema delle criptovalute.

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