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Francia: Crypto.com ottiene la registrazione PSAN

by Tim

La piattaforma Crypto.com ha annunciato oggi di essere stata registrata come Digital Asset Service Provider (DAP) in Francia. Si tratta di un ulteriore passo importante nel processo di conformità dell’azienda.

Crypto.com è ora regolamentato in Francia

Oggi la piattaforma di criptovalute Crypto.com ha annunciato di aver ottenuto la registrazione come Digital Asset Service Provider (DAP), lo status necessario per operare in piena conformità in Francia:

Dopo essere stata inserita nella lista nera dell’Autorité des Marchés Financiers (AMF) l’anno scorso, questa è un’importante svolta per la società. Quest’ultima si è infatti rivolta all’AMF e all’Autorité de contrôle prudentiel et de résolution (ACPR) per regolarizzare la situazione.

Kris Marszalek, amministratore delegato di Crypto.com, ha accolto con favore questo accordo con le autorità di regolamentazione:

“Il mercato è ora chiuso.
Il mercato europeo è fondamentale per la crescita e il successo a lungo termine di Crypto.com e siamo estremamente orgogliosi di ricevere ora la registrazione in Francia dall’AMF. Non vediamo l’ora di continuare a lavorare con l’AMF e l’ACPR mentre introduciamo i nostri prodotti e servizi in Francia, offrendo agli utenti una piattaforma di criptovalute completa, sicura e protetta. “

2022: un anno all’insegna della regolamentazione

Anche se al momento in cui scriviamo l’AMF non ha ancora aggiornato l’elenco delle PSAN, Crypto.com si aggiunge ad altre famose piattaforme straniere come Binance, Bitpanda o eToro.

La piattaforma dichiara 50 milioni di utenti e annuncia inoltre di essere regolamentata, o in procinto di esserlo, nelle seguenti regioni:

  • Regno Unito;
  • Singapore;
  • Dubai;
  • Corea del Sud;
  • Italia;
  • Cipro;
  • Grecia.

Per quanto riguarda lo stato delle PSAN, tuttavia, va notato che nessuna azienda è ancora autorizzata. D’altra parte, se inizialmente le società di criptovalute non sembravano convinte della necessità di registrazione, è probabile che questa tendenza si inverta con l’avvicinarsi della regolamentazione MiCA.

Con l’aumentare del numero di grandi attori dell’ecosistema che si conformano al regime francese, esso sta acquisendo sempre più importanza. È quindi importante che questi grandi operatori si interessino, perché la loro voce potrebbe giocare un ruolo significativo nelle prossime discussioni sui quadri giuridici del nostro ecosistema.

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