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Elezioni in Argentina: Il controverso candidato Javier Milei, favorevole ai Bitcoin, si è qualificato per il secondo turno.

by Thomas

Al primo turno delle elezioni presidenziali in Argentina, nessun candidato è riuscito a raggiungere la maggioranza assoluta. Sergio Massa, ministro dell’Economia del centro-sinistra, e Javier Milei, candidato con posizioni ultraliberali e controverse, si contenderanno un posto al secondo turno. Milei, che sostiene l’abolizione dell’assistenza sociale e la dollarizzazione del Paese, è arrivato secondo. In passato si era dimostrato a favore del Bitcoin.

Il controverso Javier Milei si è qualificato per il secondo turno delle elezioni argentine

Nessun candidato politico è stato eletto al primo turno delle elezioni presidenziali in Argentina, ma due candidati di orientamento opposto sono riusciti ad uscire dalla vicenda.

Il 19 novembre, giorno in cui il ballottaggio deciderà le sorti del Paese sudamericano, gli argentini dovranno decidere se votare per Sergio Massa, l’attuale ministro dell’Economia del partito di centro-sinistra, o per Javier Milei, l’autoproclamato libertario “anarco-capitalista”, che la maggior parte degli osservatori classifica come di estrema destra per le sue posizioni radicali.

In Argentina, un candidato può essere eletto automaticamente presidente al primo turno se riesce a ottenere il 45% dei voti o se ottiene il 40% dei voti e ha più del 10% di vantaggio sul secondo candidato. Questa volta, nessun candidato è riuscito a conquistare la presidenza d’ufficio.

Sergio Massa ha vinto con il 36,69% dei voti, quasi il 7% di vantaggio sul suo rivale Javier Milei, che finirà in politica nel 2021.

Risultati del primo turno delle elezioni presidenziali del 2023 in Argentina

Risultati del primo turno delle elezioni presidenziali del 2023 in Argentina


Javier Milei, che si è così infilato nel duo di testa di queste elezioni presidenziali argentine, vuole dollarizzare l’Argentina per risolvere la situazione economica del suo Paese, che detiene lo sfortunato record di avere uno dei tassi di inflazione più alti al mondo (138% su base annua) con una moneta che continua a svalutarsi.

In passato Milei si era espresso a favore del Bitcoin, affermando che il re delle criptovalute avrebbe potuto imporsi come alternativa ai “truffatori delle banche centrali”. Questo sfogo gli ha fatto guadagnare rapidamente la reputazione di candidato favorevole al Bitcoin, sebbene il suo programma non contenga alcuna misura a favore del Bitcoin.

In generale, il candidato populista tende a presentarsi come un candidato anti-sistema, favorendo un sistema ultra-liberale e volendo ridurre il peso dello Stato nel Paese, in particolare abolendo le prestazioni sociali, i ministeri della sanità e dell’istruzione e la banca centrale argentina.

Un programma radicale, ma che sembra piacere ad alcuni argentini. Comunque sia, il popolo argentino dovrà scegliere tra Milei e Sergio Massa nella prossima tornata elettorale, con l’insediamento previsto per il 10 dicembre.

Sergio Massa, invece, è favorevole a una retorica più forte e ha fatto appello a “tutti coloro che condividono i nostri valori democratici”, promettendo di convocare un “governo di unità nazionale” se eletto.

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