Home » Commissione del 30% sui token non fungibili – Apple non ha capito gli NFT?

Commissione del 30% sui token non fungibili – Apple non ha capito gli NFT?

by Christian

Pochi giorni fa, un articolo di The Information ha rivelato che Apple avrebbe consentito la vendita di token non fungibili (NFT) sulle sue applicazioni… Ma che il conto sarebbe stato salato per i venditori. Diamo un’occhiata a queste informazioni e alla difficoltà di prendere in considerazione le NFT da parte del gigante tecnologico

Le esorbitanti commissioni di Apple sulle vendite in-app

Questo dato del 30% non è del tutto sorprendente. Si tratta della tipica commissione che Apple applica per gli acquisti in-app. Gli NFT elencati nelle app disponibili sull’Apple Store dovranno sottostare a queste commissioni per poter essere venduti. O almeno questo è ciò che il gigante tecnologico ha detto alle startup coinvolte.

Secondo The Information, le società che offrono NFT sono state di fatto costrette a limitare le funzionalità offerte dalle loro app per iOS, poiché le tariffe sono troppo elevate per essere redditizie. Va inoltre sottolineato che Apple non facilita alcun pagamento, il suo ruolo si limita ad autorizzare l’applicazione sul suo App Store.

Un processo poco adatto all’ecosistema

La Apple egemone non ha cambiato particolarmente i suoi metodi. Ma questa volta si applicano a un dominio che non è abituato a pagare tariffe così esorbitanti per accedere a un mercato. Questo non è sfuggito a Tim Sweeney, il CEO di Epic Games, che ha reso noto il suo disappunto su Twitter:

“Apple sta uccidendo tutte le aziende di NFT che non riesce a tassare, schiacciando ancora una volta le nuove tecnologie che potrebbero competere con i suoi servizi di pagamento in-app dal prezzo eccessivo”. Apple deve essere fermata. “

Un’altra barriera per le startup: le transazioni in-app devono essere effettuate in dollari. Questo frena le aziende che prima si concentravano solo sulle transazioni in criptovaluta. Secondo Alexei Falin, CEO della piattaforma di vendita NFT Rarible, questo non è un caso:

“Sembra che Apple non voglia che gli utenti possano acquistare o vendere NFT. È quasi impossibile a causa degli abbonamenti o dei prezzi fissi. “

Apple non si è particolarmente distinta per la sua apertura all’ecosistema delle criptovalute negli ultimi anni. Il suo CEO Tim Cook ha spiegato nel 2019 che considera le valute digitali appannaggio dei governi:

” Eleggiamo i nostri rappresentanti perché si assumano le responsabilità di governo. Le imprese non sono elette, non sono obbligate ad andarci. “

L’aggiunta delle vendite di NFT è comunque un segno di apertura, ma il gigante tecnologico dovrà fare di più che aprire la porta per attirare le aziende del settore.

Related Posts

Leave a Comment