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Coinbase si unisce a Ripple nella sua battaglia contro la SEC

by Tim

Un altro alleato. La piattaforma di scambio americana Coinbase ha annunciato che aiuterà Ripple nella sua lunga battaglia legale contro la Security and Exchange Commission (SEC). Un duro colpo per l’autorità di regolamentazione finanziaria

Coinbase e Ripple si alleano contro la SEC

Quando è stata avviata la causa contro Ripple (XRP), pochi dubitavano della capacità della SEC di schiacciare la società. Ma la battaglia è stata più difficile del previsto per l’autorità di vigilanza finanziaria statunitense, che si è trovata più volte in difficoltà. Come promemoria, la SEC sostiene che gli XRP sono titoli finanziari e quindi che Ripple non li ha comunicati quando sono stati emessi.

Una settimana fa, tuttavia, la SEC ha mostrato segni di esaurimento… E il mercato ha reagito di conseguenza, facendo salire il prezzo di XRP. Oggi è arrivata un’altra buona notizia per Ripple. Ieri sera si è appreso che l’exchange Coinbase si è unito al movimento e ha presentato una memoria amicus al giudice incaricato del caso.

Una memoria amicus consente a una persona o a un ente di avere lo status di interveniente disinteressato in una causa legale in corso. In termini pratici, ciò consentirebbe a Coinbase di fornire informazioni o consigli al tribunale, per aiutarlo a decidere il caso. Coinbase è una delle principali piattaforme di scambio negli Stati Uniti, quindi il suo supporto per Ripple è di grande importanza.

La SEC perderà il suo caso?

Paul Grewal, responsabile degli affari legali di Coinbase, ha annunciato su Twitter che questa mossa riguarda l’intero ecosistema delle criptovalute e la legittimità della SEC. Giudicando che l’agenzia governativa abbia perso di vista i suoi principi fondanti, Coinbase ritiene che la SEC sappia benissimo di non aver avvertito Ripple che non stava rispettando le regole:

Per essere chiari, la SEC non dovrebbe rimproverare a Ripple di aver eluso le leggi sui titoli finanziari, poiché l’azienda non sapeva che le sue attività erano considerate titoli dal governo.

Questa interpretazione va ben oltre Ripple, ovviamente. Se la società di San Francisco dovesse vincere la causa, potrebbe impedire alla SEC di colpire nuovamente le società di criptovalute. L’esito di questo caso sarà quindi seguito con grande attenzione. E potrebbe accadere presto: Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, ha recentemente affermato che il caso sarà risolto nella prima metà del 2023.

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