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Cocktail tossico: L’Osservatorio UE denuncia Instagram e TikTok per aver favorito le truffe di criptovalute

by Patricia

I truffatori usano i social media per promuovere il racket delle criptovalute? Diteci qualcosa che non sapevamo già. Tuttavia, l’Organizzazione Europea dei Consumatori (BEUC) e nove delle sue organizzazioni affiliate hanno lanciato un severo avvertimento alle autorità europee sulla promozione ingannevole delle criptovalute sulle principali piattaforme di social media.

Partendo da un meme su Dogecoin, il rapporto di 20 pagine del gruppo di vigilanza definisce gli asset digitali altamente rischiosi e inclini alle truffe. Il rapporto illustra l’effetto che gli asset digitali hanno sui consumatori, offrendo dati quantitativi sul loro utilizzo in diverse nazioni, nonché su come operano gli influencer di criptovalute.

Nel rapporto vengono citati in particolare Instagram, Twitter, YouTube e TikTok, e il gruppo definisce la combinazione di reti di social media, influencer e criptovalute un “cocktail tossico”. Il gruppo sostiene che le politiche di allentamento delle reti sono “dubbie” e che i truffatori tendono a prendere di mira adolescenti ignari. Sottolinea inoltre il ruolo dei “finfluencer” che fanno promesse troppo belle per essere vere.

Il BEUC è un gruppo di 45 organizzazioni indipendenti di consumatori distribuite in 31 Paesi. Secondo il suo sito web, l’obiettivo è rappresentare queste istituzioni nell’Unione Europea (UE) e difendere gli interessi dei consumatori. Tra i punti di interesse del gruppo vi sono la sostenibilità, i servizi finanziari, la salute e gli affari internazionali.

Monique Goyens, direttrice generale del BEUC, ha dichiarato in un comunicato stampa che “è ben documentato che la promozione delle criptovalute comporta truffe e pratiche commerciali sleali. “

Le criptovalute saranno presto regolamentate con il nuovo regolamento sui mercati degli asset crittografici, ma questa legislazione non si applica alle società di social media che beneficiano della pubblicità delle criptovalute a spese dei consumatori”, ha aggiunto Goyens, secondo quanto riportato da Reuters.

Secondo il BEUC, le leggi dell’Unione europea a tutela dei consumatori sono state violate e invita la rete europea delle autorità nazionali per i consumatori (CPC-Network) ad agire e ad applicare politiche pubblicitarie più severe su queste piattaforme.

Nonostante il rapporto odierno, le autorità europee si sono già attivate per contrastare le truffe di criptovalute. Ironia della sorte, nel 2022 si sono rivolte ai social media con campagne educative per sensibilizzare gli investitori su questa classe di asset.

L’Unione europea è stata all’avanguardia nella legislazione sulle criptovalute, approvando all’inizio di quest’anno la legislazione sui mercati degli asset crittografici (MiCA), che mira a porre fine alla cosiddetta mentalità da “selvaggio west” dello spazio degli asset digitali.

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