Bitcoin ha seguito i mercati tradizionali dopo che la Fed ha detto che l’inflazione non dovrebbe più essere considerata “transitoria”.
In breve
- La Fed ha detto oggi che l’inflazione non dovrebbe più essere considerata “transitoria”.
- Sia le azioni che il Bitcoin hanno reagito male alla notizia.
Bitcoin e azioni hanno sofferto oggi mentre sia i mercati cripto che quelli tradizionali sembrano essere stati spaventati dai commenti del presidente della Federal Reserve Jerome Powell sull’inflazione.
Bitcoin è sceso a 56.245 dollari durante un’audizione davanti al comitato del Senato degli Stati Uniti – un calo di quasi il 5% da quando si trovava a 59.161 dollari in precedenza oggi – dopo che il presidente della Fed ha detto che l’inflazione non dovrebbe essere considerata “transitoria”.
“Tendiamo ad usare la parola transitorio per significare che non lascerà un segno permanente sotto forma di inflazione più alta”, ha detto. “Penso che sia probabilmente un buon momento per mandare in pensione quella parola e cercare di spiegare più chiaramente cosa intendiamo”, ha commentato prima di aggiungere che il “rischio di una maggiore inflazione è aumentato”.
Prezzo del Bitcoin – 1 dicembre 2021 (Fonte: Crypto.com)
Il Dow Jones è sceso di 617,69, o 1,8%, a 34.518,25, dopo i commenti, mentre l’S&P 500 è sceso di 76,25 punti-1,6% a 4.579,02.
La più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato ha poi recuperato e al momento della scrittura era scambiata a 57.432 dollari, ancora in calo del 2% nelle ultime 24 ore, come da dati CoinGecko.
Powell ha aggiunto che la variante omicron del coronavirus pone “rischi al ribasso per l’occupazione e l’attività economica e una maggiore incertezza per l’inflazione”, che sembra anche aver avuto un effetto ribassista sui mercati.
Bitcoin, nonostante sia spesso propagandato come indipendente dai mercati tradizionali, è sceso con le azioni e i titoli azionari dopo i commenti di Powell – un segno che il crypto asset continua ad essere correlato con il mercato azionario, come è stato fin dal crollo del mercato indotto dal coronavirus nel marzo 2020.
Bitcoin è tipicamente commercializzato dai suoi sostenitori come una copertura contro l’inflazione perché, come l’oro, ha una fornitura finita. Solo 21 milioni di monete saranno coniate, a differenza del dollaro americano.
Ma il fatto che il mercato delle criptovalute abbia di nuovo reagito male ai segni che l’inflazione nell’economia statunitense potrebbe persistere suggerisce che il Bitcoin e altri asset criptati potrebbero essere ancora troppo rischiosi per gli investitori in tempi di incertezza del mercato.
