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Alcuni utenti di BlockFi potranno presto riavere le loro criptovalute?

by Patricia

BlockFi, la società di prestito di criptovalute attualmente sotto protezione del Capitolo 11 negli Stati Uniti, ha presentato una richiesta favorevole per alcuni dei suoi clienti. In effetti, BlockFi ha presentato una mozione al tribunale per consentire ad alcuni dei suoi utenti di ritirare i loro fondi ospitati sul portafoglio della piattaforma.

BlockFi vuole rimborsare alcuni dei suoi utenti

BlockFi, il prestatore di criptovalute che ha dichiarato bancarotta il 28 novembre, sta cercando di rimborsare alcuni dei suoi clienti danneggiati, secondo un documento del tribunale datato 19 dicembre.

L’istanza, depositata presso il tribunale fallimentare del New Jersey, mira a consentire agli utenti di BlockFi di effettuare i prelievi di criptovaluta in modo normale. Questo riguarda i clienti che hanno fondi attualmente bloccati sul loro portafoglio ospitato sulla piattaforma.

In effetti, BlockFi offriva due tipi distinti di servizi: un servizio di restituzione e un servizio di custodia delle criptovalute. La mozione presentata da BlockFi riguarda esclusivamente gli utenti con fondi in un portafoglio, e non quelli che hanno utilizzato il servizio di rendimento della piattaforma.

La notizia è stata condivisa in particolare dall’investigatrice Tiffany Wong, recentemente messa in evidenza per la sua intervista con Sam Bankman-Fried:

WOW, BlockFi ha già presentato una mozione per consentire ai clienti di ritirare i loro beni detenuti nei conti BlockFi Wallet. Tanto di cappello a BlockFi per aver agito molto più velocemente di Celsius Network nel capitolo 11. “

Secondo un secondo deposito in tribunale, BlockFi vuole anche aggiornare la sua interfaccia utente “per riflettere correttamente gli asset bloccati da quando la piattaforma è stata chiusa”

BlockFi ha preso parte a FTX

La società di prestito di criptovalute si era già trovata in difficoltà a seguito del fallimento dell’hedge fund Three Arrows Capital (3AC) a maggio: la società, dichiarata fallita, non è stata in grado di rimborsare un prestito di 1 miliardo di dollari a BlockFi.

Ma il colpo fatale è arrivato con il fallimento di FTX, che a giugno aveva concluso un accordo di salvataggio con BlockFi per aiutarla a risollevarsi. Di conseguenza, la società di prestito di criptovalute è stata costretta a presentare istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11 negli Stati Uniti, senza che nessuno potesse tenerla a galla.

Per quanto riguarda la richiesta di BlockFi di ripristinare i prelievi per gli utenti interessati, si dovrà attendere l’udienza del 9 gennaio per decidere in merito. Una seconda udienza è prevista per il 13 gennaio, questa volta riguardante BlockFi International Ltd, la sua filiale responsabile della gestione delle attività al di fuori degli Stati Uniti, anche per consentire agli utenti di ritirare le loro criptovalute.

Al momento, il numero di creditori interessati dal fallimento di BlockFi è stimato in circa 100.000, per un importo incerto, attualmente stimato tra 1 e 10 miliardi di dollari.

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