All’inizio di questo mese, 47 Paesi, tra cui la Francia, hanno firmato un accordo sulla tassazione delle criptovalute: lo standard CARF. Cosa possiamo imparare da queste nuove regole volte a combattere l’evasione fiscale?
CARF: il nuovo standard internazionale per la tassazione delle criptovalute
Il 10 novembre 47 Paesi hanno firmato un accordo sulla tassazione delle criptovalute: il Crypto-Asset Reporting Framework (CARF). Lo scopo di questo standard è quello di consentire alle autorità fiscali di ciascun Paese firmatario di conoscere le attività in criptovalute dei propri contribuenti all’estero.
Per capire meglio di cosa si tratta, gli specialisti di criptofiscalità di Waltio hanno pubblicato un thread esplicativo:
47 Paesi internazionali, tra cui la Francia, stanno adottando lo standard CARF.
Il fisco francese sarà automaticamente informato delle vostre attività crittografiche svolte al di fuori dei confini nazionali pic.twitter.com/XgIgxpnx2C
– Waltio (@Get_Waltio) November 24, 2023
In Francia, questo nuovo standard è noto come Norme Commune de Déclaration (NCD) e il suo obiettivo principale è la lotta all’evasione fiscale.
I cambiamenti apportati da questo nuovo standard
Prima del CARF, poteva essere più facile per un contribuente francese utilizzare una piattaforma con sede in un’altra giurisdizione per convertire le criptovalute in valuta fiat nel tentativo di evadere le tasse.
In questo caso, Waltio prende esempio dalle piattaforme americane Coinbase e Kraken, che forniranno automaticamente le informazioni necessarie alle autorità fiscali francesi. In questo modo il personale delle finanze pubbliche potrà confrontare queste informazioni con le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti per verificare che non vi siano irregolarità.
Lo standard CARF è quindi simile al DAC-8 europeo, ma questa volta a livello internazionale. Le piattaforme saranno tenute a fornire alle autorità competenti le seguenti informazioni sui loro utenti:
- Nome ;
- Nome;
- Indirizzo ;
- Tax number ;
- Data di nascita.
Come spiegato in precedenza, Francia e Stati Uniti sono tra i 47 Paesi che hanno sottoscritto lo standard CAF. Tra questi vi è un elenco variegato di Paesi come Brasile, Germania, Singapore e Svizzera:
L’elenco dei Paesi
Armenia; Australia; Austria, Sudafrica
Barbados; Belgio; Belize; Brasile; Bulgaria
Canada; Cile; Croazia; Cipro
Repubblica Ceca; Danimarca ;
Estonia; Finlandia
Francia; Germania; Grecia; Ungheria
Islanda; Irlanda; Italia;…– Waltio (@Get_Waltio) November 24, 2023