Home » Tether conferma l’attacco DDOS su tether.io

Tether conferma l’attacco DDOS su tether.io

by Tim

Il sito web di Tether deve attivare la “modalità di attacco” poiché riceve un aumento del 400.000% delle richieste tramite attacco DDOS.

Il CTO di Tether, Paolo Ardoino, ha confermato che il sito web di Tether, tether.io, sta subendo un attacco DDOS. Il numero di richieste per il sito web è aumentato da 2.000 a 8.000.000 ogni cinque minuti nella prima mattinata di sabato 18 giugno. Il grafico sottostante mostra l’aumento delle richieste.

Fonte: Twitter

Fonte: Twitter


Ardoino ha confermato che “l’attacco è ora mitigato”, ma che “stanno lasciando abilitata la modalità ‘Sono sotto attacco’” per mitigare ulteriori rischi. Secondo il CTO di Tether, la mossa di sicurezza aggiuntiva “non influirà sulla capacità di riscatto”.

Modalità di attacco

“I’m under attack mode” è una funzione del servizio di gestione DNS di Cloudflare che protegge i siti web dagli attacchi DDOS costringendo gli utenti a completare un passaggio aggiuntivo per accedere al sito. Per gli utenti umani che visualizzano il sito web attraverso un browser web standard, ciò si traduce in un ritardo di alcuni secondi mentre il browser completa una sfida javascript.

Se il browser non riesce a completare la sfida, all’utente può essere richiesto di completare un captcha per accedere al sito web. Tuttavia, gli attacchi DDOS sono spesso condotti utilizzando server remoti che effettuano richieste al sito web dall’esterno del browser.

Questi metodi non superano la richiesta di sfida e vengono quindi respinti prima ancora di raggiungere il server. In questo caso, Cloudflare gestisce tutta la domanda in eccesso, lasciando il sito web libero di svolgere le proprie attività come di consueto. Ardoino ha anche confermato che il problema è dovuto al fatto che “l’autoscala impiega un po’ di tempo per adattarsi”. In questo caso, si riferisce alla capacità del server dietro il sito web di scalare le risorse per far fronte all’aumento inaspettato della domanda.

Sabato scorso, Paolo ha twittato: “Sarà un lungo fine settimana”, ma è improbabile che si aspettasse che fosse dovuto a un attacco al sito web di Tether.

Related Posts

Leave a Comment