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Ricerca: Criptovalute a rischio mentre il nuovo primo ministro britannico affronta le sfide economiche

by Tim

Liz Truss non ha ancora dichiarato la sua posizione sulle criptovalute. Tuttavia, le decisioni difficili prese nel frattempo fanno presagire problemi per gli asset digitali.

Il 5 settembre Liz Truss è stata ufficialmente dichiarata nuovo Primo Ministro (PM) della Gran Bretagna dopo quasi tre mesi di campagna elettorale. Il turno decisivo è stato deciso dal voto dei membri del partito, in cui Truss ha battuto il rivale Rishi Sunak per 57,4% a 42,6%.

Le prime pagine del giorno successivo erano piene di immagini di Truss raggiante per la vittoria. Tuttavia, lungi dall’essere un’occasione di gioia, l’ex ministro degli Esteri assume l’incarico durante una crisi del costo della vita, un’inflazione a due cifre e la probabilità di una recessione il prossimo anno.

Inoltre, il neo-premier non ha ancora dichiarato le sue politiche sugli asset digitali, alimentando il timore che il governo accantoni le ambizioni di hub crittografico del Paese sotto la sua guida. Tanto più che a Sunak, che ha contribuito in modo determinante a promuovere politiche favorevoli alle criptovalute durante il suo mandato di Cancelliere, non sarà offerto un ruolo nel nuovo gabinetto di Truss.

L’analista Michael Suppo ha ipotizzato il peggio twittando: “Addio a un hub crittografico del Regno Unito”, sottintendendo che il nuovo premier ha questioni più urgenti di cui occuparsi, ovvero affrontare l’inflazione e guidare l’economia in questo periodo difficile.

La sterlina continua a scendere rispetto al dollaro

La sterlina è scesa ai minimi di 37 anni rispetto al dollaro, rispecchiando la difficile situazione economica in cui versano Truss e l’economia del Regno Unito.

Inoltre, considerando la forza del dollaro, con il DXY in procinto di tornare ai massimi storici, gli analisti si aspettano un’ulteriore debolezza della sterlina.

Fonte: TradingView.com

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Nonostante Truss abbia giurato di “affrontare la crisi energetica”, la sterlina ha continuato a crollare rispetto al dollaro nei giorni precedenti la sua nomina.

I mercati obbligazionari cedono

Secondo Reuters, i mercati obbligazionari hanno reagito alla nomina di Truss con il più forte sell-off di obbligazioni a lunga scadenza da quando la crisi di Covid19 ha colpito nel marzo 2020.

I mercati obbligazionari sono preoccupati per l’entità dell’emissione di debito che si prospetta se Truss andrà avanti con i piani di congelamento delle bollette energetiche del Regno Unito. Il piano dovrebbe costare 150 miliardi di sterline (171 miliardi di dollari) e comporterebbe un tetto all’impennata dei costi di gas ed elettricità per le famiglie e le imprese.

Sanjay Raja, economista della Deutsche Bank, ha affermato che, poiché queste misure saranno finanziate con maggiori prestiti, si profila il rischio a medio termine di una maggiore pressione inflazionistica.

In risposta, i rendimenti dei titoli di Stato britannici a due e dieci anni sono schizzati ai massimi pluriennali, rispettivamente al 2,9% e al 3,0%.

Tuttavia, con un’inflazione al 10,1%, la probabilità di ulteriori rialzi dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra (BoE) fornisce un’ulteriore spinta all’aumento dei rendimenti. L’effetto a catena sarebbe più doloroso per gli asset a rischio, tra cui le criptovalute.

Fonte: TradingView.com

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Gli analisti si aspettano che la BoE attui un rialzo di 50 punti base dopo la prossima riunione politica del 15 settembre.

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