Dopo il lancio della sua stablecoin PYUSD, PayPal sembra destinata a continuare la sua incursione nell’ecosistema blockchain. I token non fungibili (NFT) e, più specificamente, la tokenizzazione di beni del mondo reale, potrebbero essere le prossime aree di innovazione e sviluppo per l’azienda.
PayPal sta per diventare un player della tokenizzazione?
Il 21 marzo 2022, il gigante dei pagamenti online PayPal ha presentato una domanda di brevetto per un sistema di acquisto e trasferimento di token non fungibili (NFT).
La domanda, pubblicata il 21 settembre e rivelata dai colleghi di Cointelegraph, descrive un metodo per effettuare transazioni con NFT, sia on-chain che off-chain.
Attualmente in fase di revisione, la domanda di brevetto descrive un meccanismo che consente agli utenti di scambiare NFT utilizzando una terza parte. Sebbene la terza parte non sia esplicitamente menzionata, la domanda contiene diversi riferimenti a Ethereum.
Nella domanda PayPal afferma inoltre che questo sistema sarebbe arricchito da un’ampia gamma di opzioni di personalizzazione. In particolare, l’azienda menziona la possibilità di effettuare acquisizioni frazionate distribuendo token di governance, che a loro volta potrebbero essere scambiati.
“NFT può rappresentare qualsiasi dato digitale unico che può essere tracciato utilizzando il registro decentralizzato di una blockchain. […] Esempi di tali beni includono immagini, video, musica, oggetti da collezione e altre opere d’arte digitali, nonché atti di proprietà personale, biglietti per eventi, documenti legali e altri oggetti del mondo reale. “
Questo passaggio della domanda di brevetto di PayPal indica che l’azienda non è interessata solo ai NFT collezionabili, ma anche ai Real-World Assets (RWA), in cui la tokenizzazione viene utilizzata per rappresentare beni reali come materie prime o titoli di Stato sulla blockchain.
Diagramma che mostra uno scambio di NFT fuori dalla catena
Anche se la richiesta risale al marzo 2022, questa iniziativa di PayPal dimostra quanto l’azienda stia abbracciando sempre più il Web3.
Dopo il lancio della sua stablecoin PYUSD, il prossimo passo logico sarebbe quello di dotarla di casi d’uso concreti, che le permettano di distinguersi dai suoi concorrenti e di lasciare il segno.
