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Pantera Capital riflette sulla situazione FTX e sull’importanza della DeFi nell’ultimo aggiornamento della Blockchain Letter

by Patricia

Una “Blockchain Letter” ufficiale di Pantera Capital affronta l’impatto di FTX sull’azienda e l’importanza della DeFi.

Il CEO di Pantera Capital, Dan Morehead, ha pubblicato un tweet nella tarda serata di ieri in cui affronta le conseguenze della situazione FTX in corso e sottolinea l’importanza di ciò che Pantera sta costruendo.

La dichiarazione di Morehead è stata approfondita nell’ultimo aggiornamento della “Blockchain Letter” di Pantera, una lettera mensile che tratta una serie di argomenti incentrati principalmente sull’ecosistema blockchain.

Aggiornata l’11 novembre da Joey Krug, co-CIO di Pantera, l’ultima aggiunta alla Blockchain Letter riassume le ricadute di FTX e Alameda Research e le mitigazioni della perdita permanente di capitale.

“Il nostro approccio a situazioni come queste si concentra innanzitutto sulla salvaguardia del portafoglio per quanto possibile “

Pantera mira a ridurre al minimo “l’esposizione alle controparti centralizzate in generale”, garantendo al contempo il mantenimento della flessibilità degli scambi.

Per quanto riguarda le preoccupazioni relative all’esposizione all’evento FTX, l’azienda spiega che i suoi principali “rischi/perdite” derivano dai proventi dell’acquisizione di Blockfolio, denominati in azioni TLTRO e FTX.

“Abbiamo liquidato la maggior parte possibile di questo TLTRO martedì 8 novembre. Prima del crollo, lunedì sera, le nostre posizioni in azioni FTX e token FTX ammontavano a meno del 3% del totale degli AUM della nostra società. “

Dopo aver attuato rapidamente misure precauzionali dopo le ricadute di FTX e Alameda, Pantera ipotizza la probabilità di una risposta da parte delle autorità di regolamentazione, anche se è “cautamente ottimista sul fatto che produrrà risultati positivi a medio e lungo termine”.

Riflettendo sulla situazione, Pantera sottolinea la “necessità di protocolli decentralizzati e privi di fiducia che consentano agli utenti di commerciare, detenere e trasferire i propri asset senza affidarsi a entità come FTX, Celsius o Voyager”.

La necessità di intermediari centralizzati è riconosciuta nella Blockchain Letter, che suggerisce la probabile eventualità che tali entità siano “soggette a una sorveglianza più rigorosa delle riserve, delle revisioni e dei controlli del rischio”.

“A livello personale, l’implosione di FTX ci ha ricordato cosa stiamo facendo qui. La nostra missione – come azienda e come ecosistema – non è quella di replicare i rischi e le inefficienze della finanza tradizionale. È costruire un ecosistema finanziario più efficiente, decentralizzato e aperto”.

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