Per facilitare la creazione e la gestione delle collezioni NFT, il marketplace OpenSea ha presentato un nuovo strumento: OpenSea Studio. Diamo un’occhiata a questa nuova funzione, che dovrebbe migliorare l’esperienza d’uso della piattaforma.
OpenSea Studio: nuove funzionalità per la creazione di NFT
Per la prima volta è stato lanciato OpenSea Studio.
Per ottenere una reale democratizzazione dei token non fungibili (NFT) in campo artistico, occorre lavorare molto in termini di esperienza utente. Un aspetto di questo pilastro riguarda la creazione di tali NFT, ed è su questo che OpenSea si è concentrata con la sua ultima release: OpenSea Studio.
Il nuovo menu è stato pensato per essere più facile da usare rispetto a quanto presentato finora, rendendo più semplice la distribuzione di una collezione da un’unica posizione, come mostrato nel video dimostrativo qui sotto:
In OpenSea vogliamo che i creatori si concentrino sulla creatività invece che sui meccanismi operativi.
Da oggi chiunque può creare e gestire un drop end-to-end, compresa l’impostazione di allowlist, il caricamento di media/metadati (con anteprime) e la creazione della pagina.
Ma non è tutto. pic.twitter.com/PgLLn0BrPj
– OpenSea (@opensea) 3 ottobre 2023
Quindi, la maggior parte delle blockchain supportate da OpenSea sono accessibili su OpenSea Studio, con solo Solana e la Smart Chain NBB apparentemente mancanti.
Lo strumento è stato progettato per essere utilizzabile senza alcuna competenza tecnica e, oltre a poter creare intere collezioni, gli utenti possono anche creare un singolo NFT direttamente sul portafoglio. Nelle loro collezioni, gli artisti hanno anche la possibilità di permettere alla loro comunità di pagare le loro creazioni con carta di credito.
In un momento in cui il mercato dei token non fungibili è stato particolarmente depresso negli ultimi mesi, almeno per le collezioni più popolari, è importante che i marketplace innovino se vogliono far parte della prossima ondata di adozione.
A settembre, OpenSea ha generato un volume inferiore a 78 milioni di dollari, secondo i dati di The Block. Si tratta di una cifra quasi 4,5 volte inferiore a quella dell’anno precedente e di oltre 38 volte inferiore a quella del settembre 2021.
