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Oltre 86,6 milioni di dollari di NFT rubati dall’inizio del 2022

by v

Oltre 86,6 milioni di dollari di NFT sono stati rubati in 166 furti dal 2020 e gli hacker non mostrano segni di arresto.

Una recente ricerca di Comparitech mostra che i furti di NFT stanno diventando più frequenti che mai, e più redditizi.

L’azienda ha tenuto traccia dei furti di NFT da quando è stato introdotto lo standard dei token non fungibili e ha registrato i primi furti di NFT già nel 2020. Da allora, sono stati rubati oltre 86,6 milioni di dollari di token. Ai prezzi odierni, questi NFT valgono oltre 896,5 milioni di dollari.

Nel 2022 si è registrato anche un aumento significativo del numero complessivo di furti di NFT, in netto contrasto con il calo del numero di hacking di criptovalute registrato da Comparitech. Dei 166 furti totali di NFT, 14 sono avvenuti nel 2021 e solo due nel 2020. I restanti 150 sono avvenuti nel 2022, e marzo è stato il mese peggiore per i possessori di NFT, con 31 furti in quel mese.

Grafico che mostra i furti di NFT dal 2020 al 2022 (Fonte: Comparitech)

Grafico che mostra i furti di NFT dal 2020 al 2022 (Fonte: Comparitech)


Il furto più grande in base all’importo rubato al momento dell’attacco è stato quello di Lympo. Nel gennaio 2022, la filiale NFT di Animoca Brands, basata sullo sport, ha perso 165,2 milioni di token LMT in un hack del portafoglio caldo. Al momento dell’attacco, i token avevano un valore di 18,7 milioni di dollari. Nel novembre 2021, il gioco a catena WAX Farmers World ha subito un hack che ha portato al furto di 15,7 milioni di dollari di NFT.

Con 13,7 milioni di dollari rubati, BAYC è il terzo più grande hack di NFT di sempre. Nell’aprile 2022, l’account Instagram di BAYC è stato violato e decine di NFT sono stati rubati agli utenti. Il prezzo minimo per gli NFT rubati era di quasi 14 milioni di dollari al momento dell’attacco.

Nella sua ricerca, Comparitech si è concentrata solo sugli exploit evidenti degli hacker, escludendo i furti di tappeti, i furti dei dipendenti, le truffe di phishing e gli errori dell’azienda. Lo studio ha incluso anche gli attacchi NFT identificati da tracker di sicurezza come PeckShield o CertiK.

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