Home » I falsi gettoni Bing ChatGPT spuntano in mezzo al clamore dell’IA

I falsi gettoni Bing ChatGPT spuntano in mezzo al clamore dell’IA

by Thomas

Dopo l’annuncio da parte di Microsoft di una nuova versione del suo motore di ricerca Bing alimentata dall’intelligenza artificiale, i truffatori hanno inondato il mercato di token che cercano di trarre profitto dal clamore suscitato dal prodotto.

Il nuovo motore di ricerca è alimentato dalla stessa tecnologia alla base del popolare strumento di chat testuale ChatGPT di OpenAI, dando il via a una corsa agli armamenti dell’intelligenza artificiale con Google

L’interesse si è esteso anche allo spazio crittografico, dove i token crittografici legati all’IA come Fetch (FET), SingularityNET (AGIX) e Ocean Protocol (OCEAN) hanno visto il loro valore aumentare grazie agli investitori desiderosi di entrare in azione.

Ma l’entusiasmo sembra aver aperto la porta a token falsi che si spacciano per marchi famosi.

Secondo una ricerca effettuata su DEXTools, sono almeno 20 quelli attualmente sul mercato che utilizzano il nome BingChatGPT. Di questi, 12 si trovano sulla catena BNB di Binance, mentre altri sei sono stati creati su Ethereum e altri due su Arbitrum.

Altri 170 utilizzano il nome ChatGPT, e BNB è ancora una volta il protocollo più comune su cui vengono emessi.

Non sono stati annunciati progetti ufficiali di criptovalute o token nell’ambito dei piani di Microsoft per Bing. TCN ha contattato sia Microsoft che OpenAI per un commento.

Truffe di token AI

In un tweet che segnala la proliferazione di BingChatGPT, la società di sicurezza crittografica PeckShield ha affermato che almeno tre dei token che utilizzano il nome BingChatGPT sembrano essere honeypots.

Un honeypot è un tipo di truffa in criptovaluta in cui il truffatore promette agli utenti di inviare ulteriori fondi se trasferiscono una somma iniziale, per poi non vedere mai più il loro denaro.

Due dei token che si spacciano per schemi legati a Bing hanno anche tasse di vendita estremamente elevate, per cui l’emittente si prenderà una grossa fetta dei proventi quando il token viene venduto, in questo caso il 99% o addirittura il 100% dei fondi.

Nel frattempo, un altro dei token BingChatGPT sembra essere stato creato da un tiratore di tappeti seriale, identificato da PeckShield come “Deployer 0xb583, le cui monete precedentemente utilizzate includono quelle con nomi che fanno riferimento al fondatore di Tesla Elon Musk e all’ex primo ministro britannico Liz Truss”.

Related Posts

Leave a Comment