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Guerra e criptovalute: I combattenti filorussi hanno ricevuto oltre 2 milioni di dollari in donazioni

by Thomas

Chainalysis, lo specialista di analisi della blockchain, pubblica un’indagine in cui si apprende che alcuni media di propaganda filorussi chiedono donazioni in criptovalute. Queste donazioni vengono utilizzate per finanziare gruppi paramilitari, che operano in particolare nella regione del Donbass.

Milizie filorusse ricevono donazioni in criptovaluta

In un’indagine pubblicata venerdì, Chainalysis riporta le donazioni ricevute in criptovalute dai combattenti filorussi in relazione all’invasione dell’Ucraina. In base all’analisi dell’attività sulle varie blockchain, è stato possibile identificare 54 organizzazioni.

In totale, sono stati raccolti più di 2,2 milioni di dollari. Diversi mezzi di propaganda sui social network fungono da intermediari per raccogliere i fondi, al fine di ridistribuirli ai combattenti. Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH) sono le principali fonti di guadagno, come mostra il grafico seguente:

Donazioni in criptovaluta raccolte dai media filorussi

Donazioni in criptovaluta raccolte dai media filorussi


Secondo Chainalysis, circa la metà degli attori della propaganda che chiedono donazioni lo fanno per favorire i gruppi paramilitari nella regione del Donbass.

Tra questi vari sostenitori c’è Alexander Zhuchkovsky, un attivista soggetto a sanzioni da parte dell’Office of Foreign Assets Control (OFAC). Dal 2014 sarebbe riuscito a raccogliere 200 milioni di rubli per finanziare attrezzature militari, l’equivalente di 3,21 milioni di dollari.

Fondi utilizzati per l’acquisto di attrezzature militari

L’indagine rivela che i media coinvolti pubblicano regolarmente foto delle attrezzature acquistate. Questo include tutte le classiche attrezzature militari che si possono immaginare: armi, munizioni, giubbotti antiproiettile, ma anche droni. Chainalysis rileva anche alcune comunicazioni esplicite:

[“

“].

” […] ci restano solo 150.000 rubli da raccogliere per un drone che possa portare doni alle postazioni dei nostri amici ucraini. Speriamo di poterlo riprendere in video e di potervi deliziare con riprese interessanti. “

Sebbene questo uso del nostro ecosistema sia da deplorare, deve essere messo in prospettiva. Come sottolinea Chainalysis, rispetto alle donazioni ricevute dall’Ucraina, queste donazioni sono una minoranza. Inoltre, la natura pubblica delle blockchain utilizzate consente di raccogliere informazioni preziose che possono essere condivise con le autorità competenti.

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