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Gemini ha formato un comitato ad hoc per cercare una soluzione per gli utenti Earn in caso di sospensione dei prelievi

by Tim

Per risolvere i problemi in corso e riscattare i fondi per i suoi utenti earn, Gemini ha formato un comitato ad hoc con altri creditori.

Secondo Genesis Global Capital, sono in corso discussioni tra Genesis, la sua società madre Digital Currency Group Inc. (DCG) e il CEO di DCG Barry Silbert per trovare una soluzione.

La borsa ha inoltre incaricato Houlihan Lokey come consulente finanziario per conto del comitato dei creditori e ha nominato lo studio legale multinazionale Kirkland & Ellis per rappresentare il comitato dei creditori.

A causa delle conseguenze di FTX, Gemini ha interrotto i prelievi per i suoi utenti di earn il 16 novembre, citando “richieste di prelievo anomale”.

Secondo gli utenti, le turbolenze del mercato causate dal fallout di FTX hanno aggravato la crisi di liquidità iniziata con il fallimento di Three Arrows Capital.

Secondo i dati compilati dalla piattaforma di intelligence blockchain Nansen, Gemini ha registrato deflussi netti di 485 milioni di dollari intorno al 16 novembre. Nansen ha riportato un deflusso totale di 1,55 miliardi di dollari in asset crittografici rispetto a 866 miliardi di dollari di afflussi, suggerendo un deflusso netto di 682 milioni di dollari dopo il fallout di FTX.

Inoltre, i saldi degli asset digitali sui portafogli di criptovalute identificati come Gemini sono scesi a 1,7 miliardi di dollari dai circa 2,2 miliardi di dollari di un giorno fa, secondo la piattaforma di dati blockchain Arkham Intelligence.

Alcuni aspetti positivi per Gemini

La pagina di annuncio di Gemini ha recentemente rivelato che Gemini detiene oltre 4,6 miliardi di dollari in asset di criptovalute, con 601 milioni di dollari in cassa per sostenere la sua stablecoin GUSD.

Secondo ulteriori studi, le attività della borsa includono 2.257.474.294 BTC, 1.714.709.859 ETH e 681.003.276 dollari in altre criptovalute. Inoltre, ha 542.892.356 dollari in FIAT, custoditi in banche assicurate dalla FDIC.

Nonostante il blocco dei ritiri, Gemini ha annunciato nuove approvazioni normative sia in Italia che in Grecia. L’azienda opera ora in più di 65 Paesi nel mondo, tra cui Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Portogallo, Romania, Slovenia e Svezia.

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