Aptos (APT), la blockchain layer 1 proof-of-stake sviluppata dall’ex staff di Meta che supporta smart contract e applicazioni decentralizzate, è stata una delle maggiori vincitrici di questo gennaio, con un’impennata del 343,76% negli ultimi 30 giorni.
Grafico APT 30D, il token è salito di oltre il 343% nell’ultimo mese
La ripresa a forma di V per APT arriva dopo un inizio un po’ tumultuoso, nonostante la raccolta di 350 milioni di dollari in due round di finanziamento nel 2022 da parte di a16z, Tiger Global e Multicoin Capital, tra gli altri. A luglio, la società ha raccolto 150 milioni di dollari in un round di finanziamento di Serie A guidato da FTX Ventures e Jump Crypto di Sam Bankman-Fried.
Ma dopo un lancio iniziale che ha portato alcuni a criticare le sue tokenomics come un po’ avide, la moneta si sta ora dimostrando come una delle più calde in un periodo che ha visto un rinnovato interesse per le blockchain di livello 1 (L1).
Cosa sono le blockchain L1?
Le blockchain L1 si riferiscono alle catene di livello base che compongono una determinata rete, consentendo di costruire su di essa un ecosistema di altre potenziali applicazioni. Ciò che rende Aptos unica è che il progetto è stato sostenuto da sviluppatori che avevano precedentemente lavorato a Diem, l’iniziativa blockchain di Meta ora accantonata.
La blockchain Aptos utilizza un linguaggio di programmazione basato su Rust che, secondo il suo whitepaper, è in grado di elaborare più di 130.000 transazioni al secondo, utilizzando un processo noto come parallel execution engineer, o Block-STM. Si tratta di un miglioramento significativo rispetto ad altre blockchain come Bitcoin, che può elaborare solo sette transazioni al secondo, o anche Visa, che può elaborare solo circa 1.700 transazioni al secondo.
Aptos mira quindi a creare una L1 che permetta di utilizzare la sua blockchain per altri servizi e applicazioni, consentendo alle app di utilizzare la sua potenza di calcolo.
Cosa ha portato APT a pompare?
Secondo l’analisi della catena, non è chiaro molto. Il volume è ridotto, anche sotto la sezione della comunità. Aptos mantiene il controllo dell’80% dell’offerta della comunità, che secondo alcuni posiziona ingiustamente gli early adopters, gli sviluppatori e gli investitori.
Josh Lind, l’ingegnere fondatore di Aptos, ha comunque lavorato all’aggiornamento della roadmap della blockchain, raddoppiando la promessa di fornire una blockchain in grado di portare all’adozione mainstream delle applicazioni web3, sfruttando la DeFi come nuova potenziale fonte di guadagno a valle da parte dei partecipanti alla rete che implementano la blockchain Aptos per le proprie applicazioni.
Con un market cap totale ora saldamente a nord di 2 miliardi di dollari (2,55 miliardi di dollari), il rialzo di APT di oltre il 18% nelle ultime 24 ore ha portato il token a un massimo storico di 16,04 dollari.
