Home » Una borsa russa regala cioccolatini ai suoi clienti al posto dei 4,3 milioni di dollari richiesti

Una borsa russa regala cioccolatini ai suoi clienti al posto dei 4,3 milioni di dollari richiesti

by Tim

Dopo un cambio di gestione, Beribit ha rivelato un significativo deficit finanziario, facendo irrompere 50 clienti nei suoi uffici, chiedendo un rimborso di 4,3 milioni di dollari. Al posto dei soldi, hanno ricevuto dei cioccolatini

Cioccolato per compensare la perdita di 4 milioni di dollari

In seguito all’attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca nel marzo 2024, le autorità russe hanno effettuato diverse incursioni negli uffici delle piattaforme di scambio locali, tra cui Beribit. Queste società sono sospettate di aver facilitato il trasferimento di fondi internazionali agli autori dell’attentato.

A seguito di un cambio di gestione, Beribit ha rivelato una significativa discrepanza nelle finanze dell’azienda e ha annunciato che a breve verrà effettuato un audit.

In reazione a questo annuncio, una cinquantina di clienti della piattaforma di scambio hanno invaso con la forza gli uffici di Beribit, chiedendo la restituzione dei loro fondi, che ammontano a circa 4,3 milioni di dollari.

Al posto del denaro, ai clienti sono state offerte tavolette di cioccolato, con la promessa di ritirare i fondi entro 15 giorni.

Nella presunta speranza di placare gli animi con la magia del cacao, i dipendenti della piattaforma hanno cercato di fuggire da una porta secondaria, ma sono stati presto catturati da clienti scontenti che hanno poi chiamato la polizia.

Da allora, Beribit ha dichiarato che sta elaborando le richieste di prelievo e che solo i clienti che hanno presentato ufficialmente un reclamo saranno rimborsati.

Le piattaforme di scambio russe minacciate da Russia e Stati Uniti

Parallelamente, Anton Gorelkin, deputato della Duma russa, la camera bassa del parlamento federale russo, ha proposto una nuova legge volta a preservare il diritto di possedere, scambiare criptovalute e fare mining, vietando però le piattaforme di scambio nel Paese.

La proposta di legge recita:

“In Russia è vietato organizzare la circolazione di valuta digitale. L’eccezione riguarda l’estrazione di valuta digitale e la gestione di pool di estrazione. È inoltre vietato pubblicizzare le valute digitali e pubblicizzare l’organizzazione della circolazione di valute digitali. “

Poche settimane prima, la Banca Centrale della Federazione Russa (CBR) ha rivelato che i russi avevano scambiato criptovalute per un valore di oltre 50 miliardi di dollari e possedevano circa 100.000 Bitcoin, pari a quasi 6,2 miliardi di dollari.

Inoltre, secondo una fonte non citata di Bloomberg, le autorità degli Stati Uniti e del Regno Unito starebbero indagando sui trasferimenti di circa 20 miliardi di dollari in stablecoin USDT. Questi fondi, che si ritiene siano passati attraverso Garantex, un’altra piattaforma di scambio russa, sono sospettati di aver svolto un ruolo nel finanziamento e nel sostegno della guerra in Ucraina.

Related Posts

Leave a Comment