Arthur Britto, considerato un “fantasma” della blockchain Ripple (XRP), torna a far parlare di sé dopo 14 anni di silenzio totale. Focus su questa misteriosa figura delle criptovalute e sul suo ruolo nella recente impennata del prezzo dell’XRP.
Un misterioso cofondatore di Ripple rompe il silenzio
Se Brad Garlinghouse è la figura più nota di Ripple (XRP), non è stato l’unico a creare la blockchain. Anche un cofondatore di XRP Ledger, Arthur Britto, fa parte del team che ha portato avanti la visione alla base di Ripple.
Insieme ad altre figure come David Schwartz e Jed McCaleb, Arthur Britto era quindi agli inizi del progetto, ma mai sotto i riflettori. Estremamente riservato, l’uomo non ha mai rilasciato interviste, non ha mai partecipato a forum pubblici, non è mai apparso in foto… Al punto che alcuni si sono chiesti se fosse davvero reale!
David Schwartz aveva confermato nel novembre 2024 che si trattava effettivamente di una persona reale, ma che desiderava rimanere discreta a tutti i costi. Inutile dire che la sua ricomparsa questa settimana ha fatto molto discutere, tanto più che il “fantasma di Ripple” sembra sfuggente.
Fedele alla sua reputazione, Arthur Britto è tornato su X con un messaggio enigmatico, composto da un solo emoji:
😶
— Arthur Britto (@ahbritto) 23 giugno 2025
Il “Satoshi Nakamoto” di Ripple?
David Schwartz, che è ancora in contatto con lo sviluppatore, ha confermato che si trattava effettivamente di un post reale e non di un hack o di un account compromesso. Quanto al significato del messaggio, rimane un mistero… Arthur Britto non ha scritto altri messaggi.
Il post arriva comunque in un momento chiave per Ripple. La blockchain registra volumi record e il prezzo dell’XRP ha registrato un netto aumento da ieri, con un +9,5% nelle ultime 24 ore, sullo sfondo della tregua in Medio Oriente. La ricomparsa di Arthur Britto sembra tuttavia essere stata un catalizzatore, con l’XRP che ha registrato un aumento maggiore rispetto alle altre criptovalute della top 10.
Non si sa ancora quale sia l’aspetto di Arthur Britto, né quali siano state le sue attività dalla creazione di Ripple. Si sa però che originariamente deteneva il 2% di tutti gli XRP e che quindi deve aver fatto fortuna insieme ai cofondatori della blockchain.