Mercoledì 2 luglio 2025, il REX-Osprey Solana + Staking ETF (ticker SSK) ha fatto il suo debutto sul Cboe BZX Exchange. Alla chiusura, erano stati scambiati 33 milioni di dollari e 12 milioni di dollari di entrate nette avevano gonfiato il patrimonio netto, una prima assoluta per un ETF che offre sia esposizione spot a Solana (SOL) che rendimenti da staking.
Un avvio solido per l’ETF SSK
Lo staking entra in borsa. Mercoledì 2 luglio, il REX-Osprey Solana + Staking ETF (ticker SSK) ha fatto il suo ingresso sul Cboe BZX Exchange con 33 milioni di dollari scambiati nella prima seduta e 12 milioni di dollari di entrate nette.
Un lancio di rilievo per questo primo ETF americano che combina l’esposizione spot a Solana (SOL) e il rendimento dello staking. Per lanciarlo, REX Shares, già all’origine di ETF sui memecoin, ha collaborato con Osprey Funds, noto per i suoi prodotti crypto più istituzionali.
Sebbene sia ancora lontano dal lancio trionfale dell’ETF Bitcoin nel 2024, l’ETF SSK si colloca ben al di sopra dei recenti ETF a termine su Solana o XRP. L’analista Eric Balchunas ha così salutato il lancio su X:
$SSK supera gli ETF su contratti a termine Solana e XRP, ma rimane inferiore agli ETF spot Bitcoin ed Ether.
Il suo collega James Seyffart ha parlato di un “inizio sano”, sottolineando gli 8 milioni di dollari scambiati nei primi venti minuti.
Per quanto riguarda le attività, il sito dell’emittente riportava 12,3 milioni di dollari in gestione alla fine della sessione, ovvero 475.000 quote ad un prezzo di chiusura di 25,90 dollari. Il fondo è interamente stakato: i premi on-chain (stimati intorno al 7,3% annuo) saranno ridistribuiti ogni mese ai detentori. Finora nessun ETF crypto americano offriva un rendimento on-chain. SSK rivoluziona il settore con un approccio ibrido e un’architettura normativa innovativa.
Un’architettura senza precedenti per aggirare i blocchi della SEC
Con SSK si apre una nuova categoria di ETF crypto regolamentati e produttivi. Ciò potrebbe mettere sotto pressione gli emittenti tradizionali come BlackRock o Grayscale.
Secondo Nathan McCauley, co-fondatore di Anchorage:
Lo staking è il prossimo capitolo nella storia degli ETF crypto. Questo lancio apre un accesso completo e regolamentato all’ecosistema.
Tuttavia, lo staking pone un dilemma normativo: per la SEC, questi ricavi potrebbero far rientrare gli ETF in un’altra categoria di prodotti finanziari, più vincolante. Finora, tutti gli ETF crypto hanno quindi evitato questo meccanismo, nonostante i rendimenti generati on-chain.
Pertanto, l’ETF SSK è registrato ai sensi dell’Investment Company Act del 1940, a differenza degli ETF crypto approvati tramite la procedura 19b-4. Per rispettare questo status, il fondo investe almeno il 40% del proprio patrimonio in ETP Solana quotati al di fuori degli Stati Uniti, detenendo e staking direttamente SOL tramite Anchorage Digital, l’unica banca federale autorizzata sia alla custodia che allo staking.
Questa struttura di “aggiramento normativo” arriva mentre la SEC sta riesaminando altri casi, tra cui la recente approvazione di un ETF Grayscale.