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Riciclaggio di criptovalute e traffico di droga: 16 persone arrestate a Nizza

by Christian

A Nizza, una vasta operazione condotta dalle forze dell’ordine ha rivelato l’entità di un traffico di stupefacenti che coinvolge denaro contante, criptovalute e giochi d’azzardo. Al centro dell’affare: un punto di spaccio strutturato, un’organizzazione ben rodata… e metodi di riciclaggio sempre più sofisticati.

Diversi arresti a Nizza

Un’operazione a Nizza mette in luce un mix inedito di strumenti finanziari utilizzati dagli spacciatori. Nel quartiere dei Moulins a Nizza e in diversi comuni limitrofi, un’ampia operazione condotta il 17 giugno ha portato all’arresto di sedici persone in un caso che coinvolge traffico di stupefacenti, associazione a delinquere e riciclaggio. L’operazione è stata coordinata dalla procura speciale di Nizza e dalla SLPJ.

L’operazione è stata possibile dopo diversi mesi di indagini su una rete strutturata attorno a un punto di vendita di droga situato al 12 di avenue de la Méditerranée. Le prime informazioni raccolte lasciano intravedere un’organizzazione gerarchica. Le persone arrestate ricoprivano diversi ruoli: alcuni fungevano da nascondiglio per il denaro, le armi o gli stupefacenti, altri gestivano il punto di spaccio, l’approvvigionamento o le consegne a domicilio.

Sebbene la quantità di droga sequestrata fosse limitata (alcune centinaia di grammi di resina di cannabis e cocaina), è stato l’aspetto finanziario a sconvolgere: centoventiquattromila euro in contanti, materiale per il confezionamento, documenti contabili… ma soprattutto l’accesso a diversi portafogli di criptovalute e biglietti vincenti della Française des Jeux per un valore di diverse migliaia di euro.

Il mix di contanti, criptovalute e vincite al gioco fa pensare che i sospetti potrebbero aver utilizzato diversi canali per tentare di riciclare il denaro. Gli investigatori hanno sequestrato portafogli BTC ed ETH, la cui analisi potrebbe rivelare trasferimenti volti a nascondere i flussi illeciti.

Una rete strutturata

Dodici persone, tra cui un adolescente, sono state deferite al giudice istruttore giovedì, al termine della custodia cautelare. È stata avviata un’indagine giudiziaria, mentre la procura ha richiesto la detenzione preventiva per nove di loro. Altri tre potrebbero essere sottoposti a controllo giudiziario.

Il profilo giudiziario dei sospetti rivela un certo radicamento nella criminalità: cinque sono recidivi e molti hanno già precedenti per reati simili. Tutti hanno un’età compresa tra i 17 e i 38 anni. Sette di loro si rifiutano di comunicare i codici di sblocco dei loro telefoni, il che comporta ulteriori procedimenti a loro carico. Uno di loro dovrà anche rispondere del possesso illegale di un’arma di categoria B.

Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno tracciato un quadro di uno stile di vita in contrasto con i redditi dichiarati. I beni sequestrati sono eloquenti: sono stati confiscati un’auto Renault Clio Alpine, uno scooter Yamaha TMAX, due moto – una Yamaha Ténéré e una BMW 1250 GS – un jet-ski e due orologi Rolex.

Questa scoperta si inserisce in un contesto più ampio: dalla fine del 2024, le autorità francesi conducono operazioni mirate contro i “crypto-DAB”: nel dicembre 2024, 13 di questi dispositivi, del valore di circa 160.000 euro, sono stati smantellati a seguito di un’indagine condotta dalla JIRS e dall’AMF. Questi dispositivi, che convertivano euro in criptovalute (in particolare BTC) senza alcun controllo dell’identità, sono sospettati di essere stati utilizzati per operazioni di riciclaggio grazie a commissioni eccessive.

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