Il governo ucraino ha deciso di applicare nuove restrizioni ai prelievi e al cambio della sua valuta fiat, la grivna (UAH). Questo potrebbe incoraggiare l’adozione delle criptovalute nel paese?
Il governo ucraino applica restrizioni alla grivna
Annunciate alla fine della settimana scorsa, le misure sono volte a fermare l’emorragia e a mantenere alto il valore della grivna. La banca centrale del Paese ha svalutato gli UAH del 25% rispetto al dollaro e i prelievi sono ora ancora più limitati.
Gli ucraini potranno prelevare solo 12.500 UAH (334 euro) a settimana, rispetto ai 50.000 precedenti (1.336 euro). Nelle banche commerciali, gli acquisti in contanti sono accessibili solo se l’importo è depositato da almeno tre mesi. Infine, le carte bancarie emesse da istituti ucraini sono ora soggette a limiti per i trasferimenti internazionali.
Il governo ha dichiarato che queste misure erano temporanee e che servivano a sostenere lo sforzo bellico. L’Ucraina vuole mantenere a tutti i costi la propria economia, che ha sofferto molto a causa del conflitto con la Russia. La grivna aveva già perso gradualmente valore, prima di questa svalutazione:

Crescita dei prezzi UAH dall’anno scorso
Misure per promuovere l’adozione delle criptovalute
Poiché la valuta fiat ucraina ha perso valore e le persone sono sempre più limitate nei loro movimenti di denaro, questo potrebbe favorire l’adozione delle criptovalute? Sì, secondo alcuni giocatori locali. Mikhail Chobanyan, fondatore della borsa Kuna, ha dichiarato all’organo di informazione ucraino Forklog:
Ci aspettiamo che il fatturato e l’uso delle criptovalute aumentino. In Europa, 100.000 grivne non sono affatto niente”
Questa ipotesi è supportata dall’esempio di altri territori – ad esempio i Paesi dell’America Latina – dove le persone compensano la perdita di valore della loro valuta locale utilizzando le criptovalute.
Mikhail Chobanyan ritiene inoltre che queste restrizioni sugli UAH tenderanno a rallentare gli aiuti umanitari, che dovranno anch’essi adattarsi. Per ricordare, il governo ucraino aveva lanciato molto presto nel conflitto un appello per le donazioni in criptovalute, raccogliendo diverse decine di milioni di dollari in una settimana.