Il Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti si è interessato a un evento per sviluppatori di Bitcoin core tenutosi nell’ottobre 2022, durante il quale qualcuno ha rubato più di 200 BTC allo sviluppatore Luke Dashjr.
Dashjr, co-fondatore del pool di mining Ocean, ha rivelato pubblicamente il furto. All’epoca, il Bitcoin era valutato circa 3,3 milioni di dollari. Ma ora, data la volatilità precedente al dimezzamento del Bitcoin e la corsa dei prezzi alimentata dagli ETF, il BTC rubato varrebbe più di 14 milioni di dollari.
Mike Schmidt, cofondatore dell’organizzazione no-profit Brink, ha rivelato tramite un’e-mail che l’FBI ha emesso un mandato di comparizione per richiedere le informazioni personali dei partecipanti all’evento CoreDev Atlanta, che si è svolto poco prima della TABConf nel 2022.
Il tizio che vuole dirvi come usare il Bitcoin non è riuscito nemmeno a mettere in sicurezza il proprio Bitcoin e, di conseguenza, ha fatto sì che tutti i partecipanti a una conferenza a cui ha preso parte venissero schedati dall’FBI.
Ottimo lavoro, Luke! pic.twitter.com/QQGdJ7AnaT
– Mike In Space (@mikeinspace) April 10, 2024
Il mandato di comparizione richiedeva nomi e cognomi, nomi utente GitHub e indirizzi e-mail dei partecipanti, con la premessa di indagare sulla richiesta di Dashjr. Schmidt, seguendo un consiglio legale, si è attenuto alla richiesta, anche se il mandato di comparizione includeva una clausola di riservatezza che è scaduta un anno dopo, poco prima della rivelazione di Schmidt.
La comunità degli sviluppatori di Bitcoin non è stata molto contenta dell’idea di essere stata doxata.
“Il tizio che vuole dirvi come usare il Bitcoin non è riuscito nemmeno a mettere in sicurezza il proprio Bitcoin e, di conseguenza, ha fatto sì che tutti i partecipanti a una conferenza a cui ha partecipato venissero schedati dall’FBI”, ha scritto Schmidt su Twitter.
I dettagli dell’indagine dell’FBI rimangono poco chiari, e Schmidt ha sottolineato la sua incertezza sul fatto che il mandato di comparizione fosse finalizzato all’identificazione di un sospetto specifico o facesse parte di un più ampio sforzo di raccolta di informazioni. Dopo aver ottemperato al mandato di comparizione, Schmidt non ha avuto ulteriori contatti con l’agenzia e ha mantenuto il riserbo su ulteriori dettagli.
L’FBI ha avuto il suo bel da fare con le indagini sulle criptovalute. All’inizio di quest’anno, l’agenzia ha indagato sulle origini di un falso tweet inviato dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti che annunciava l’approvazione di tutti gli ETF Bitcoin spot con un giorno di anticipo. L’ipotesi era che si trattasse di una bozza di un tweet inviato per sbaglio in anticipo.
Ma in una dichiarazione condivisa con TCN all’epoca, un portavoce della SEC ha affermato che nessun elemento del post su Twitter è stato creato internamente all’agenzia.