Home » Le società quotate acquistano più Bitcoin degli ETF

Le società quotate acquistano più Bitcoin degli ETF

by v

Secondo Bitcoin Treasuries, da tre trimestri le società quotate stanno aumentando la loro esposizione al Bitcoin più rapidamente degli ETF. Una tendenza guidata dalla strategia avviata da Strategy, mentre la regolamentazione diventa più favorevole alle criptovalute sotto il governo di Donald Trump.

Le società quotate in borsa in testa agli acquirenti di Bitcoin

Per il terzo trimestre consecutivo, secondo i dati di Bitcoin Treasuries, le società quotate in borsa hanno acquistato più Bitcoin degli ETF. Nel secondo trimestre del 2025, hanno aggiunto circa 131.000 BTC ai loro bilanci, con un aumento del 18%. Gli ETF, dal canto loro, hanno registrato un aumento dell’8%, con circa 111.000 BTC acquistati nello stesso periodo. Una differenza netta di 20 BTC, pari a oltre 2,14 milioni di dollari al prezzo attuale del Bitcoin.

Va detto che, da quando Donald Trump è tornato alla presidenza degli Stati Uniti alla fine del 2024, il Bitcoin sta diventando un’entità sempre più legittima. Il presidente ha firmato un decreto esecutivo che istituisce una riserva nazionale in bitcoin lo scorso marzo, e le società affiliate alla sua famiglia continuano a raccogliere fondi per creare riserve di Bitcoin.

Tutto ciò rafforza la credibilità dell’asset agli occhi degli investitori istituzionali, anche se il grande pubblico sembra rimanere cauto. Così, società come GameStop, KindlyMD (tramite la sua fusione con Nakamoto) o ProCap di Anthony Pompliano hanno aderito al movimento. A Londra, nove società, tra cui Tao Alpha e Bluebird Mining Ventures, hanno recentemente integrato il Bitcoin nei loro bilanci.

Le motivazioni delle società quotate in borsa differiscono da quelle degli ETF, come spiega Nick Marie, direttore della ricerca presso Ecoinometrics:

Le società che acquistano Bitcoin non cercano una semplice esposizione. Accumulano BTC per creare valore per i propri azionisti.

Questi attori non aspettano un segnale macroeconomico per investire: seguono una strategia di accumulo continuo, indipendentemente dal prezzo di mercato.

Una strategia a parte, ispirata da MicroStrategy

La società Strategy (ex MicroStrategy), che è stata la prima ad adottare il Bitcoin come riserva di liquidità, rimane il punto di riferimento e persino l’esempio da seguire per gli altri. Con quasi 597.000 BTC in riserva, è molto più avanti delle società che stanno entrando nel Bitcoin Treasury. Ben Werkman, direttore degli investimenti di Swan Bitcoin, ritiene che “sarà difficile eguagliare le dimensioni di Strategy”.

Ma le società a bassa capitalizzazione offrono un profilo di rischio/rendimento interessante per gli investitori che cercano di battere la performance del Bitcoin.

Se questa tendenza dovesse continuare, potrebbe portare a una chiara segmentazione tra gli ETF tradizionali, prevalentemente passivi, utili per investire con la strategia DCA, e le società quotate con una forte esposizione al Bitcoin, che svolgono un ruolo ibrido tra investimento e speculazione.

Ma i Bitcoin Treasury funzionano tramite indebitamento. La loro strategia consiste nel vendere azioni e debiti per acquistare Bitcoin. A breve termine, ciò contribuisce all’aumento delle azioni delle società, mentre i prezzi delle criptovalute rimangono elevati, ma a lungo termine questo è preoccupante.

Alcuni analisti mettono in guardia contro l’eccessivo indebitamento: Nic Carter (Castle Island) evoca il rischio di un “incendio boschivo catastrofico” se il Bitcoin dovesse subire un’inversione di tendenza.

Related Posts

Leave a Comment