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L’aumento del Bitcoin sarebbe bloccato dalle vendite massicce dei grandi detentori di BTC?

by Christian

Nonostante i successivi annunci relativi alla sua adozione istituzionale, imprenditoriale e governativa, il Bitcoin rimane invariabilmente bloccato intorno ai 100.000 dollari. Ciò sarebbe legato a una discreta ma persistente liquidazione da parte dei grandi detentori di BTC?

Bitcoin: un grande cambiamento di potere in atto

All’inizio della stagione estiva, il Bitcoin mostra evidenti segni di assenza di volatilità. Una constatazione fatta da molti analisti che solleva tuttavia alcune domande, di fronte a un’adozione istituzionale senza precedenti, ampiamente accelerata dall’inizio dell’anno.

Il Bitcoin è ormai un asset molto apprezzato in tutti i portafogli della finanza tradizionale, al punto da diventare un’opzione strategica per i governi di tutto il mondo. Allo stesso tempo, il prezzo del BTC rimane invariato sotto i 110.000 dollari da quando ha superato questo traguardo decisivo alla fine dello scorso anno.

Una situazione paradossale messa in luce in un articolo del media Bloomberg, su quella che viene identificata come una “grande mutazione dei poteri” all’interno del Bitcoin. E a ragione, perché dietro i riflettori dei media sembra svolgersi in silenzio una massiccia rivendita da parte dei grandi detentori di BTC, come le società minerarie, i fondi offshore e i portafogli anonimi noti come balene.

Le balene rivendono massicciamente i loro BTC

Nel corso dell’ultimo anno, le balene Bitcoin hanno venduto oltre 500.000 BTC – per un valore di oltre 50 miliardi di dollari al prezzo attuale – secondo i dati raccolti da 10x Research. Si tratta di un importo pari all’incirca agli ingressi netti degli ETF spot negli Stati Uniti dalla loro approvazione.

Bloomberg

Verso una compressione della volatilità del BTC

Un’attività la cui destinazione appare inedita. Infatti, i grandi detentori di BTC non si accontentano più di rivendere i loro fondi. Stanno “convertendo i loro BTC in esposizione al mercato azionario”, secondo il cofondatore di Parataxis Capital, Edward Chin.

Allo stesso tempo, le istituzioni – come gli ETF o la società Strategy – controllano ora circa un quarto (4,8 milioni di unità) di tutti i bitcoin in circolazione. Una realtà stimata in quasi 900.000 BTC assorbiti nell’ultimo anno, mentre le balene storiche si rivolgono verso nuovi orizzonti.

Di conseguenza, il responsabile delle relazioni per la società di trading DRW, Rob Strebel, parla di un valore del Bitcoin “meno aberrante e più consolidato come classe di attività legittima”. Ma questo al prezzo evidente di una “compressione della volatilità” già ampiamente avviata.

Tuttavia, la stabilità ottenuta grazie agli acquisti miliardari delle istituzioni potrebbe avere un effetto perverso. Infatti, queste operazioni consentono attualmente alle balene di trovare la tanto attesa via d’uscita per le loro fortune digitali. Tuttavia, ciò aumenta il rischio per gli investitori privati di dover affrontare da soli i prossimi movimenti al ribasso del mercato.

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