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La società crypto Taurus lancia il primo smart contract di stablecoin privato: di cosa si tratta?

by Christian

Taurus, la società svizzera specializzata in infrastrutture per asset digitali che annovera tra i suoi clienti Deutsche Bank, ha implementato il primo smart contract di stablecoin privato sul layer 2 Aztec. Di cosa si tratta?

Il primo stablecoin riservato è stato lanciato da Taurus

Taurus è un’azienda svizzera fondata nel 2018, specializzata in infrastrutture digitali per professionisti, in particolare Deutsche Bank. Infrastrutture che riguardano sia le criptovalute che gli NFT, le valute digitali o gli asset tokenizzati (RWA). Oggi l’azienda ha annunciato il lancio del primo smart contract di stablecoin privato.

Un’offerta lanciata ai propri utenti per garantire loro una riservatezza quasi totale nelle transazioni, consentendo al contempo l’accesso a determinati soggetti autorizzati, in particolare emittenti, autorità di regolamentazione o forze dell’ordine, in caso di necessità.

Taurus precisa che questo smart contract è stato implementato sulla testnet di Aztec, un layer 2 di Ethereum basato sulla privacy, e si basa su prove a conoscenza zero (ZKP). Ma perché una stablecoin incentrata sulla privacy? Per il pagamento degli stipendi, i pagamenti quotidiani o i trasferimenti, secondo Arnaud Schenk, direttore esecutivo del consiglio di amministrazione di Aztec Network:

L’imposizione di una governance globale da parte delle blockchain pubbliche costituisce un ostacolo alla reale adozione delle stablecoin. Per casi d’uso pratici come il pagamento degli stipendi, i trasferimenti intra-gruppo o i pagamenti quotidiani, è indispensabile che le transazioni non siano visibili a tutti su un registro immutabile. La soluzione Layer 2 di Aztec è l’unica che offre agli utenti una rigorosa riservatezza, accompagnata da controlli definiti dagli emittenti direttamente a livello di token.

In sintesi, tutte le operazioni basate su questo smart contract saranno crittografate, ad eccezione di quelle degli attori autorizzati, ovvero le autorità di regolamentazione e gli emittenti. Non si tratta quindi di una riservatezza al 100%. Tuttavia, ciò risponde “alle preoccupazioni ricorrenti delle banche, delle banche centrali e delle autorità di regolamentazione su questo tema”, afferma JP Aumasson, Chief Security Officer di Taurus.

Lo smart contract integrerà funzionalità centralizzate di burn e minting, la possibilità di interrompere o riprendere i trasferimenti, un registro degli eventi e un meccanismo di blacklisting per conformarsi alle norme antiriciclaggio e agli obblighi sanzionatori.

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