Il prezzo del Bitcoin è scivolato sotto i 70.000 dollari nelle prime ore del mattino di lunedì, mentre la volatilità è aumentata in vista del tanto atteso dimezzamento delle ricompense dei blocchi di questo mese.
Attualmente il Bitcoin è in calo dell’1,1% sulla giornata, scambiato a circa 69.565 dollari, secondo i dati di CoinGecko, anche se rimane in crescita di quasi il 4% sulla settimana.
Con il dimezzamento del Bitcoin previsto per il 20 aprile o intorno a tale data, una misura per monitorare la volatilità della criptovaluta è aumentata negli ultimi giorni.
La volatilità realizzata annualizzata a 30 giorni del Bitcoin ha raggiunto un massimo del 63,76% la scorsa settimana ed è rimasta sopra il 60% alla chiusura della settimana, secondo i dati di Glassnode – il livello più alto dall’agosto 2022. La volatilità realizzata tiene conto della deviazione standard dei rendimenti rispetto alla media in un determinato periodo, con valori più elevati che riflettono un maggiore rischio di prezzo in quel periodo.

Volatilità realizzata annualizzata del Bitcoin (1 settimana, media mobile 30d). Fonte: Glassnode
La volatilità dei bitcoin balza in vista del dimezzamento di aprile
Il mese scorso, Andy Bromberg, CEO di Beam, ha dichiarato a Decrypt che la recente volatilità del Bitcoin riflette una “crisi di fiducia” tra i trader in vista del dimezzamento delle ricompense dei blocchi.
Il dimezzamento del Bitcoin, che ha luogo ogni quattro anni, vede la ricompensa di blocco assegnata ai minatori dimezzata, come mezzo per controllare la distribuzione della fornitura fissa di 21 milioni. Il dimezzamento del 2024 vedrà le ricompense per il mining scendere da 6,25 BTC a 3,125 BTC.
Sebbene storicamente ogni dimezzamento del Bitcoin sia stato seguito da un’impennata del prezzo della criptovaluta, alcuni analisti hanno messo in guardia sul fatto che questo potrebbe essere già previsto. Un recente rapporto di Coinbase, intanto, ha sottolineato che le precedenti impennate dei prezzi sono state correlate anche a eventi macro più ampi, come la pandemia di coronavirus e la serrata, che hanno portato a “una politica monetaria straordinariamente allentata e a uno stimolo fiscale storicamente forte”.
Il dimezzamento del 2024 è atipico anche perché il prezzo del Bitcoin ha toccato un massimo storico prima del dimezzamento, spinto dall’approvazione di diversi ETF sul Bitcoin a pronti negli Stati Uniti a gennaio. Con gli ETF che hanno fatto incetta di Bitcoin sul mercato e il dimezzamento che ridurrà l’offerta di nuovi Bitcoin, il risultato potrebbe essere una contrazione dell’offerta, che alcuni analisti indicano come un indicatore rialzista all’approssimarsi del dimezzamento.