Dopo aver chiuso il mese di marzo con un calo e una tiepida ripresa, i flussi netti verso gli exchange-traded fund (ETF) sul Bitcoin hanno iniziato la settimana in rosso. Ieri gli investimenti sono stati negativi con deflussi di 85,7 milioni di dollari, secondo i dati di BitMEX Research.
Giovedì scorso, per il terzo giorno consecutivo, più di 100 milioni di dollari sono entrati nei popolari fondi, portando il totale della settimana a 845 milioni di dollari.
La settimana precedente, tuttavia, tutti i fondi di monitoraggio dei Bitcoin hanno registrato deflussi, imputati alla “esitazione degli investitori” in seguito al calo dei prezzi delle criptovalute.
Ma ieri la liquidità ha continuato ad affluire in tutti i fondi, tranne uno: GBTC di Graycale, che ha registrato 302,6 milioni di dollari di deflussi. Il fondo è stato uno degli 11 ETF Bitcoin a cui la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha dato il via libera per iniziare le negoziazioni a gennaio.
Di tutti i prodotti, GBTC è stato l’unico da cui gli investitori hanno costantemente prelevato denaro.
Lolz. In realtà oggi GBTC ha registrato un deflusso di 302,6 milioni di dollari, onestamente più alto di quanto mi aspettassi. Pensavo che la situazione fosse già rallentata. https://t.co/uFXDrjrWg0
– James Seyffart (@JSeyff) April 1, 2024
Questo è dovuto in gran parte al fatto che le società di criptovalute in bancarotta hanno riscattato le azioni e che gli investitori si sono spostati verso fondi con commissioni più basse – l’ingresso di Grayscale ha le commissioni più alte di tutti i fondi.
Sebbene i deflussi stiano rallentando, la giornata di ieri ha dimostrato che la carneficina non è ancora finita.
Di conseguenza, il prezzo del Bitcoin è sceso oggi: l’asset è ora scambiato a 65.348 dollari per moneta, come mostrano i dati di CoinGecko – un calo di quasi il 6% in 24 ore. A metà marzo, l’asset ha raggiunto un nuovo massimo storico di quasi 74.000 dollari.
