In seguito alla denuncia della SEC, Coinbase ha risposto con un video in cui chiede “aggiornamenti al sistema”. Allo stesso tempo, ha condiviso una campagna chiamata “Stand With Crypto”, accompagnata da un NFT commemorativo, che mira a spingere gli Stati Uniti ad adottare un quadro normativo chiaro.
Coinbase risponde alla denuncia della SEC
In seguito alla denuncia della Securities and Exchange Commission (SEC), Coinbase e il suo CEO Brian Armstrong hanno risposto pubblicamente.
La risposta è stata minimalista, ma efficace, sotto forma di un breve video di 40 secondi con brevi frasi che chiedono un “aggiornamento del sistema”:
In primo luogo, Coinbase fa notare che nel suo rapporto pubblico relativo al primo semestre dell’anno, il termine “staking” compare 57 volte, sottolineando il fatto che la piattaforma non ha mai cercato di nascondere le sue varie attività. Coinbase sottolinea inoltre che nel 2022 ha partecipato a 30 incontri con la SEC per ottenere chiarimenti su come operare in conformità.
Coinbase dichiara inoltre di rifiutare il 90% delle richieste di asset da negoziare sul suo exchange perché non soddisfano gli standard legali.
Segue una nota a piè di pagina che illustra la disperata necessità di aggiornare il quadro normativo del Paese. La SEC si basa ancora sul test di Howey per determinare se un asset è un titolo finanziario o meno. Questo test risale al 1946.
Inoltre, negli Stati Uniti sarebbero a rischio 1 milione di posti di lavoro, a vantaggio di 33 giurisdizioni in tutto il mondo che hanno già adottato regolamenti chiari sulle criptovalute.
Il punto di vista di Brian Armstrong
Da parte sua, Brian Armstrong ha voluto sottolineare fatti che sono già stati evidenziati in passato, in particolare quando la SEC ha emesso una Wells Notice nei confronti di Coinbase all’inizio di quest’anno.
Uno dei punti importanti è che al momento dell’IPO dell’exchange, l’attività della società è stata scrupolosamente esaminata dalle autorità di regolamentazione statunitensi, compresa la SEC:
Riguardo alla denuncia della SEC contro di noi oggi, siamo orgogliosi di rappresentare il settore in tribunale per ottenere finalmente un po’ di chiarezza sulle regole delle criptovalute.
Ricordate:
1. La SEC ha esaminato la nostra attività e ci ha permesso di diventare una società pubblica nel 2021.
2. Non esiste un percorso per “entrare e…– Brian Armstrong ️ (@brian_armstrong) 6 giugno 2023
In assenza di una normativa chiara, Coinbase ha scelto di non elencare quelli che considera titoli finanziari dal suo punto di vista. È quindi questo punto di vista che differisce da quello dell’autorità federale, e Brian Armstrong difenderà le sue convinzioni in tribunale:
“Quindi se dobbiamo andare in tribunale per ottenere un chiarimento, così sia. Tra l’altro, nel caso non fosse evidente, la causa di Coinbase è molto diversa dalle altre: la denuncia contro di noi si concentra esclusivamente su ciò che è o non è una sicurezza. E noi abbiamo fiducia nei nostri fatti e nella legge. Faremo ciò che è necessario”.
Come nota a margine, Coinbase ha condiviso una campagna chiamata “Stand With Crypto”, accompagnata da un token dinamico non fungibile (NFT) gratuito. L’NFT ha la forma di un codice QR che si aggiorna da solo per consentire ai possessori di tenersi aggiornati sulle azioni che possono essere intraprese per far progredire la regolamentazione negli Stati Uniti.
È ora di
StandWithCrypto ️
Unitevi al movimento per una politica crittografica sensata. Zecca l’ultimo NFT. Titolari esistenti = nuovi metadati pronti per voi.
https://t.co/yCGNEt8Zcn pic.twitter.com/f2JBxzkw7c
– Coinbase ️ (@coinbase) June 6, 2023
È vero che gli scontri di Coinbase con la SEC riguardano solo i titoli finanziari, mentre i reclami contro i suoi concorrenti possono essere più controversi. Sarà quindi affascinante seguire le decisioni dei tribunali in futuro