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Bitcoin scende sotto i 100.000 dollari, perché?

by Christian

La soglia simbolica dei 100.000 dollari è stata appena superata. All’origine di questo crollo? L’attacco degli Stati Uniti contro l’Iran, la minaccia di chiusura dello Stretto di Hormuz… e le liquidazioni a catena sui mercati delle criptovalute.

Aumentano le tensioni in Medio Oriente

La tensione è salita ancora di un grado nella notte tra il 21 e il 22 giugno. Gli Stati Uniti hanno lanciato un’operazione militare su larga scala contro diversi siti nucleari iraniani, nell’ambito dell’operazione “Midnight Hammer”.

In risposta, il Parlamento iraniano ha approvato un testo che autorizza la chiusura dello Stretto di Hormuz, punto di passaggio strategico attraverso il quale transita quasi un quarto del petrolio mondiale.

La decisione non è ancora ufficiale e deve essere approvata dal Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale. L’amministrazione americana ha persino chiesto alla Cina di intervenire per calmare le acque, nella speranza di dissuadere l’Iran dal mettere in atto la sua minaccia. Pechino, fortemente dipendente dal petrolio iraniano, rimane per ora in silenzio.

Liquidazioni a cascata

Dall’annuncio dell’attacco americano, secondo Coinglass, sono state liquidate posizioni per quasi un miliardo di dollari, principalmente posizioni lunghe, sulle principali piattaforme di scambio come Binance, Bybit o OKX.

Un fenomeno classico: più il prezzo scende, più le posizioni con effetto leva sono costrette a chiudersi… e più questo amplifica il calo.


L’incertezza geopolitica spinge generalmente gli investitori a fuggire dagli asset rischiosi. Il crollo del prezzo del bitcoin sotto i 100.000 dollari indica che non è ancora considerato un bene rifugio.

Tuttavia, gli investitori professionali e i fondi di investimento non sono attivi durante il fine settimana, così come gli ETF.

Ecco cosa sarà interessante osservare a partire da lunedì:

  • gli ingressi e le uscite dagli ETF Bitcoin ed Ethereum;
  • l’andamento del prezzo dell’oro (bene rifugio per eccellenza);
  • il comportamento dei mercati azionari alla riapertura lunedì;
  • l’andamento del prezzo del barile di petrolio.

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