Home » 57 milioni di dollari: Donald Trump ha registrato guadagni enormi con la sua criptovaluta

57 milioni di dollari: Donald Trump ha registrato guadagni enormi con la sua criptovaluta

by Christian

Il presidente degli Stati Uniti ha approfittato del lancio del token WLFI tramite World Liberty Financial. Donald Trump dichiara infatti guadagni pari a 57 milioni di dollari. Ciò alimenterà ulteriormente le accuse di corruzione.

Donald Trump si è arricchito notevolmente grazie alla sua criptovaluta

Interrogato alcune settimane fa sui guadagni ottenuti con la sua memecoin, Donald Trump si è mostrato evasivo e ha affermato “non ho controllato”. Sembra tuttavia che le criptovalute siano state un affare redditizio per il presidente degli Stati Uniti, in particolare il progetto portato avanti dai suoi figli, World Liberty Financial.

Nella sua dichiarazione finanziaria del 2025, Donald Trump indica infatti di detenere una quantità molto elevata di WLFI, il token di governance di World Liberty Financial. In totale, il presidente conserverebbe oltre 15,7 miliardi di WLFI. Ciò gli conferisce un peso considerevole nella governance del progetto.

Donald Trump ha inoltre venduto una parte dei token WLFI. Il documento precisa che la vendita di questa criptovaluta gli ha permesso di incassare 57 milioni di dollari. In totale, il presidente dichiara di aver incassato 600 milioni di dollari l’anno scorso.

È importante precisare che non si conoscono ancora i ricavi generati dal suo nuovo progetto Fight Fight Fight LLC, che controlla in particolare il memecoin TRUMP, che saranno dichiarati nel 2026. È probabile che anche in questo caso i ricavi saranno consistenti.

Accuse di corruzione e conflitto di interessi

Ciò alimenta ulteriormente le accuse di corruzione mosse contro Donald Trump. Il presidente, che ha lanciato un memecoin alla vigilia del suo insediamento dopo aver annunciato un progetto di finanza decentralizzata, sembra infatti sfruttare la sua posizione per promuovere una legislazione “crypto-friendly”.

Il presidente degli Stati Uniti si è infatti assicurato di inserire una personalità favorevole alle criptovalute all’interno della Securities and Exchange Commission (SEC) e anche il suo vice, J.D. Vance, è particolarmente appassionato di criptovalute.

Il presidente degli Stati Uniti si è quindi arricchito grazie alle criptovalute e continua a far approvare leggi e decreti che ne favoriscono l’uso. Si segnala l’adozione del Genius Act, che disciplina le stablecoin… Mentre World Liberty Financial lancia contemporaneamente la propria stablecoin.

Le accuse di conflitto di interessi, se non addirittura di corruzione, sono quindi sempre più numerose, tanto che il presidente degli Stati Uniti sembra assumersi la responsabilità di aver fatto delle criptovalute un veicolo di arricchimento personale. Un’analisi condivisa dal rappresentante democratico Gerry Connolly, che ha recentemente lanciato l’allarme:

I primi cento giorni dell’amministrazione di Donald Trump sono stati caratterizzati da numerosi conflitti di interesse. In particolare per quanto riguarda la creazione delle proprie memecoin da parte della famiglia Trump e il trattamento di favore riservato dal presidente agli attori dell’industria delle criptovalute. Si tratta di corruzione palese.

Related Posts

Leave a Comment