Il Bitcoin si trova a un bivio. Una situazione che lo colloca tra la sua realtà storica e la sua adozione istituzionale. È la fine dei suoi rendimenti esplosivi? L’investitore storico Brad Mills ritiene che abbia ancora un potenziale di crescita di 100 volte durante il suo ultimo “Ciclo Saylor”.
Bitcoin: un dominio strategico sempre più forte
Il Bitcoin è la criptovaluta storica per eccellenza. Tuttavia, le sue prestazioni mostrano risultati sempre meno esplosivi nel corso dei suoi cicli successivi. In particolare dall’arrivo massiccio degli investitori istituzionali, determinati a domare questo mercato con miliardi di dollari.
Una logica che è in gran parte all’origine del successo delle altcoin, meno affidabili del BTC ma potenzialmente più redditizie durante il breve periodo dei mercati rialzisti. È infatti su questo mercato che era ancora possibile moltiplicare i propri guadagni per 10 o più, mentre il BTC faceva appena un x4.
Ma la situazione è definitivamente cambiata nel corso dell’ultimo anno, in particolare con l’approvazione storica degli ETF spot su Bitcoin sul mercato statunitense. Infatti, la posizione già centrale del BTC è stata rafforzata da una massiccia adozione da parte delle aziende, al fine di costruire le ormai famose tesorerie Bitcoin. Una logica di sviluppo virale che preoccupa alcuni specialisti per il suo potenziale effetto bomba a orologeria. Ma questo non sembra scuotere la fiducia di Brad Mills, noto per essere uno dei primi investitori in Bitcoin. Al contrario…
Un “Ciclo Saylor” esplosivo per il BTC?
Con i suoi 16 anni di vita, il Bitcoin sta entrando nell’età adulta. Di conseguenza, sta gradualmente abbandonando la sua leggendaria instabilità a favore di un’evoluzione più misurata e distribuita nel tempo. Basta confrontare i suoi cicli successivi per capirlo.
Una situazione che potrebbe portare a pensare che gli anni migliori del BTC siano già alle spalle. Ma non è affatto questa l’opinione di Brad Mills, forte della sua esperienza di pioniere nel campo degli investimenti in criptovalute.
Al contrario, egli ritiene che il Bitcoin abbia ancora un potenziale altamente esplosivo. In questo scenario, è previsto “un cambiamento completo nella struttura del mercato del Bitcoin”, di fronte a una logica di accumulo in pieno sviluppo sostenuta dalle riserve strategiche, dalla sua adozione come mezzo di pagamento e dalle famose tesorerie aziendali.
Un ultimo punto che dà il nome a quello che Brad Mills identifica come il prossimo “Ciclo Saylor” del Bitcoin. Con un potenziale moltiplicatore di 100 che “si verificherà in 10-20 anni invece che in 1-2 anni”. Il tutto punteggiato da cali massimi del 50% e mercati rialzisti dell’ordine del 200% da un anno all’altro.
Credo che l’era dei rialzi parabolici del Bitcoin e dei crolli del 90% sia finita, e che il Bitcoin aumenterà fino a livelli pari a 10 milioni di dollari per unità nel prossimo decennio, o al massimo 2.
L’adozione istituzionale del Bitcoin segnerebbe quindi la fine dei suoi aumenti esplosivi registrati in bull run programmati per pochi mesi al massimo. Un cambiamento di dinamica che sarà sostituito da un ultimo “Ciclo Saylor”, ampiamente sostenuto dalle ambizioni bulimiche del fondatore della società Strategy.