La creazione di una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti, annunciata da un consigliere di Donald Trump, sta prendendo forma. Ufficializzata con un ordine esecutivo nel marzo 2025, questa iniziativa suscita tanto entusiasmo quanto critiche all’interno della comunità crypto.
La riserva strategica di Bitcoin degli Stati Uniti è in arrivo!
Il 7 marzo 2025, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che ufficializza la creazione di una riserva strategica di Bitcoin (SBR) negli Stati Uniti. L’obiettivo era quello di alimentarla esclusivamente con sequestri giudiziari, senza alcun acquisto diretto di BTC tramite fondi pubblici.
Sebbene l’annuncio segni un passo importante nell’adozione di Bitcoin, ha deluso una parte della comunità crypto, in particolare i sostenitori di altre criptovalute come ETH o SOL, anch’esse incluse nell’ordine esecutivo, ma rivendibili.
Alla fine della scorsa settimana, la giornalista Eleanor Terrett ha rivelato che l’amministrazione Trump stava preparando ufficialmente l’istituzione della sua riserva strategica di Bitcoin.
Inoltre, @BoHines ha confermato che è in corso il processo di costruzione dell’infrastruttura per una riserva strategica di Bitcoin degli Stati Uniti.
Ha osservato che, sebbene l’ordine esecutivo del presidente Trump di marzo non imponesse al Tesoro di pubblicare il suo rapporto sull’attuale $BTC detenuto dal governo, il… https://t.co/htaV7Coyn2
— Eleanor Terrett (@EleanorTerrett) 26 giugno 2025
Inoltre, Robert Hines ha confermato che il processo di creazione dell’infrastruttura per una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti è imminente. Ha precisato che, sebbene il decreto presidenziale firmato da Trump a marzo non obblighi il Tesoro a pubblicare un rapporto sui BTC attualmente detenuti dal governo […]
Terrett cita come fonte Robert Hines, direttore del Consiglio dei consulenti del presidente per le risorse digitali. Ha ricordato che l’ordine esecutivo firmato da Trump non obbliga il Tesoro a pubblicare un rapporto dettagliato, precisando tuttavia che l’amministrazione è favorevole all’accumulo di BTC, a condizione che ciò non comporti alcun costo per il governo.
Quanti Bitcoin possiede gli Stati Uniti?
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DoJ) avrebbe sequestrato ad oggi oltre 200.000 bitcoin, per un valore equivalente a oltre 21,5 miliardi di dollari. Tuttavia, una parte significativa, quasi la metà, dovrebbe probabilmente essere restituita alla piattaforma di scambio Bitfinex, poiché proviene da un attacco hacker subito dall’azienda.
Come per qualsiasi entità, è impossibile conoscere con certezza la composizione o l’importo esatto delle riserve in BTC senza una prova di riserva. E anche con tale prova, solo la quantità minima detenuta può essere confermata al 100%.
Ad esempio, El Salvador detiene 6.223 BTC, pari a circa 667 milioni di dollari, su un indirizzo pubblico. Tuttavia, poiché le finanze del Paese non sono completamente trasparenti, non si può escludere che altri Bitcoin siano stati acquistati e conservati su piattaforme di scambio.
Recentemente, anche l’India ha preso posizione sulla questione delle riserve strategiche in Bitcoin. Promossa da Pradeep Bhandari, portavoce del BJP, il partito attualmente al potere, questa iniziativa mira a modernizzare l’economia indiana e a rafforzare la sua autonomia geopolitica. Il Bitcoin è considerato un bene strategico, raro, indipendente e in linea con le sfide del mondo digitale.