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L’autorità di vigilanza finanziaria australiana amplia il team per regolamentare meglio le criptovalute

by Thomas

Dopo l’evento di fusione della scorsa settimana, anche l’autorità di vigilanza finanziaria australiana ASIC sta valutando se classificare Ethereum come prodotto finanziario.

L’ASIC (Australian Securities and Investments Commission) ha aumentato le dimensioni del suo team di criptovalute, come riporta The Guardian, dopo che la popolare blockchain è passata da un sistema proof-of-work (PoW) a un sistema proof-of-stake (PoS).

Il cambiamento ha spinto il presidente della Commissione per la sicurezza e la borsa degli Stati Uniti Gary Gensler a dichiarare che i token basati su PoS potrebbero essere classificati come titoli.

Dopo l’evento di fusione della scorsa settimana, Ethereum è sottoposta a un nuovo esame: l’ASIC sembra destinata a decidere se la seconda criptovaluta del mercato sia soggetta alla sua supervisione.

Se l’ASIC dovesse decidere di far rientrare nella sua sfera di competenza i token PoS come Ethereum, Cardano e Solana, gli exchange di criptovalute potrebbero essere costretti a cancellarli dal listino o a iniziare a rispettare requisiti normativi più stringenti.

Ethereum Price (26th Sep)

Ethereum Price (26th Sep)


Questo includerebbe la richiesta di licenze per servizi finanziari e la dimostrazione che queste piattaforme detengono anche una significativa liquidità di riserva.

Una mossa del genere potrebbe costringere alcune società di criptovalute ad adeguare i propri modelli operativi, dato che anche Tether, la più grande stablecoin del mercato, è rimasta impantanata nelle polemiche per la sua presunta incapacità di detenere riserve di dollari sufficienti a sostenere la sua stablecoin.

Mentre il regolatore non ha ancora emesso una decisione definitiva, il suo direttore esecutivo per i mercati, Greg Yanco, ha dichiarato al The Guardian che l’ASIC non sarà una “cheerleader per i crypto asset”.

Crypto in Australia

La ricerca condotta dalla SEC Newgate per conto dell’ASIC lo scorso novembre ha mostrato che il 44% degli investitori al dettaglio in Australia ha dichiarato di detenere criptovalute, e solo il 20% di essi le considera ad alto rischio.

In risposta, il presidente dell’ASIC Joe Longo ha dichiarato che l’autorità di regolamentazione è “preoccupata per la limitata protezione degli investimenti in cripto-asset, dato che sono diventati sempre più mainstream e sono fortemente pubblicizzati e promossi. C’è una forte necessità di regolamentare i cripto-asset per proteggere meglio gli investitori”.

Yanco ha inoltre affermato che le criptovalute non sono state una grande priorità per il regolatore fino all’anno scorso.

Ma quando la crisi delle criptovalute ha preso piede e ha spazzato via il denaro degli investitori in tutto il mondo all’inizio di quest’anno, l’ASIC ha ampliato il suo team, facendo delle criptovalute uno dei suoi “progetti strategici principali”.

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